Cagliari-Novara, anticipo della ventinovesima giornata di serie B al Sant’Elia. Pioggia e vento non regalano il pubblico delle grandi occasioni, ma per i rossoblù c’è la sconfitta di Cesena da riscattare e un ruolo da “corazzata” da confermare. Le assenze, ben nove, hanno preoccupato Massimo Rastelli alla vigilia, ma non i circa 10 mila coraggiosi sugli spalti, che “scaldano” la gara fin dai primi minuti. Il Cagliari conferma il suo 4-3-1-2, con il ritorno del giovane Alessandro Deiola a centrocampo e il duo Sau-Melchiorri sostenuto da Diego Farias sulla trequarti. Per Marco Baroni 4-2-3-1, con la batteria di trequartisti, Corazza-Lanzafame-Faragò a sostegno dell’argentino Gonzalez.
Primi venti minuti di sostanziale equilibrio, con una buona occasione per parte. Al diciannovesimo Gonzalez ci prova con un tiro a giro con palla di poco fuori e Storari che comincia a scuotere i suoi. L’effetto sembra esserci subito. Farias al ventunesimo sfrutta una disattenzione della difesa novarese, penetra nel lato destro dell’area di rigore, ma solo davanti a Da Costa spreca incredibilmente, per la disperazione dei suoi sostenitori. Il Novara prende lentamente in mano la gara e si fa pericoloso. Il Cagliari continua a girare a vuoto. Marco Fossati fa il resto: due falli da dietro nel giro di otto minuti e rossoblù in dieci.
I piemontesi ci mettono appena otto minuti a sfruttare il vantaggio numerico e al trentottesimo passano con un diagonale di Gonzalez. Rastelli corre ai ripari e schiera i suoi con il 4-4-1, con Melchiorri e Farias esterni improvvisati. Il coro della Curva Nord suona la carica, loro non si arrendono. Il Cagliari sembra, invece, lasciare sempre più campo all’avversario che sfiora il 2 a 0 con Lanzafame sul finire del primo tempo. La chiusura alla disperata di Barreca e Joao Pedro impedisce il facile raddoppio.
Il secondo tempo si apre con una novità per lo schieramento dei rossoblù, con Colombatto che prende il posto di Melchiorri: il Cagliari passa a un 4-3-2. Il “cuore rossoblù” si fa sentire in campo, mentre il Novara non sfrutta a pieno la superiorità numerica. Il Cagliari chiede un rigore dopo due minuti per un contatto sospetto che vede protagonista Joao Pedro. La partita si innervosisce. I rossoblù, come il loro pubblico, si sentono “vittime” dell’arbitro Ghersini di Genova, che indispettito ammonisce Farias per proteste. Siamo al sessantunesimo. Rastelli cambia ancora: dentro Cerri per Farias. Subito dopo è il turno di Giannetti per Sau.
Il Cagliari ci prova, il pubblico ci crede, ma a sfiorare il raddoppio è il Novara con un contropiede fulmineo. Al settantatreesimo Corazza serve il solo Faraoni, il pubblico si ammutolisce, ma l’esterno spreca clamorosamente. Cambia anche Baroni: dentro Evacuo per Lanzafame e Dickmann per Gonzalez. Il copione non cambia. Il Cagliari fa la gara, il Novara ci prova in contropiede. Dopo quattro minuti di recupero finisce uno a zero per i piemontesi che espugnano il Sant’Elia: prima sconfitta casalinga per i rossoblù.
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