Undici stagioni in Serie A, lo scudetto cucito sul petto sia con la Roma che con il Milan. Il “pendolino” Cafu è il grande doppio ex del big match di stasera, e ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha raccontato il “suo” Milan-Roma: “Sono legatissimo a entrambe le società, ho ricordi meravigliosi in Italia anche perché, a quei tempi, in squadra con me c’erano sempre tanti altri brasiliani. Con Di Francesco e Gattuso ci stavo in campo, ora siedono in panchina. Per non parlare di Totti e Maldini…”
Vedere i due capitani in tribuna, con la cravatta al collo piuttosto che con la fascia al braccio, “farà un certo effetto. Siamo dei vecchietti, ormai“. Nel nuovo Milan di Elliott, con ruoli dirigenziali, ci sono tanti ex compagni di Cafu: “Con Leonardo non ho molti ricordi, ma lo stimo tanto. Kakà invece è un’icona per il pubblico, è giusto che torni in rossonero. Quanto a Maldini… non è possibile che sia rimasto lontano dal pallone per tutto questo tempo. La nuova proprietà, in ogni caso, mi sembra più solida”
La Roma, in estate, ha ceduto Alisson: “Peccato, per me è in assoluto il numero 1. Ma capisco che ci sono dei discorsi economici di cui tenere conto. La partita contro il Milan? Spero finisca pari, non so davvero per chi tifare. Ma, nonostante CR7, le sogno entrambe coinvolte nella lotta scudetto. Per compiere un’impresa, d’altronde, basta la giusta forza di volontà…”
L’intervista completa su La Gazzetta dello Sport
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