Ci ha impiegato poco Alessandro Buongiorno per diventare uno dei leader del Napoli di Antonio Conte. Ne è riferimento tecnico ed emotivo, è l’immagine perfetta della solidità e sicurezza propria della squadra. In estate ha lasciato il Torino di cui era capitano e simbolo.
Dopo tanti interessamenti non concretizzati, no detti per rimanere sotto la Mole, era il momento giusto. Contro l’Atalanta per lui sarà una partita contro quello che sarebbe potuto essere ma non è stato. Un anno prima i nerazzurri furono vicini al difensore azzurro, sul tavolo anche i nomi di Soppy e Zapata pronti a fare il percorso inverso. Solo loro due si trasferiranno. Buongiorno dirà di no. Un no per amore per il suo Toro: “Ci ho pensato, ma alla fine ha vinto il cuore”. Mesi dopo l’arrivederci ai granata. Il Napoli di Conte chiama, il centrale risponde. Ora sfida l’Atalanta da avversario e, soprattutto, da capolista.
4 luglio 2024. Una data, una sliding door. Il motivo? Lo capiremo. Prima facciamo un passo indietro. Dopo le delusioni della scorsa stagione, il Napoli cambia. Antonio Conte e Giovanni Manna sono i protagonisti del nuovo corso. La squadra in estate inizia a prendere forma. Per la difesa l’obiettivo principale è lui, Alessandro Buongiorno. Tra il Torino e gli azzurri iniziano le trattative. L’operazione avanza, le parti si avvicinano all’accordo.
Poi arriva il 4 luglio. Dopo una definizione dell’intesa ormai trovata tra Torino e Napoli, sul giocatore si inserisce anche l’Inter. Gli agenti del difensore incontrano il club nerazzurro, che manifesta il suo interesse. Interesse da concretizzare, però, solo nel caso di un’uscita. Nella serata del 4 luglio Buongiorno si incontra con i suoi agenti per decidere se accettare subito la proposta del Napoli o aspettare l’Inter. Il centrale opta per gli azzurri. L’agente Riso comunica la scelta a Manna. In pochi giorni si chiude tutto e arriva l’ufficialità. 35 milioni + 5 di bonus al Torino e nel contratto una clausola, valida dall’estate del 2027, da valore di 70 milioni di euro.
Atalanta? No, Torino. Poteva essere, ma non è stato, appunto. Siamo sempre in estate, questa volta del 2023. Il club nerazzurro è forte su Alessandro Buongiorno. Quella messa in piedi tra le due società è un’operazione che coinvolge tre nomi: il difensore, in direzione Bergamo, e Zapata e Soppy, diretti invece in granata. Si arriva alle ultime ore del mercato. È il 31 agosto, l’affare non si chiude. O almeno, non si chiude per il trasferimento di Buongiorno. Il difensore non si sentiva ancora di lasciare il suo Torino, soprattutto facendolo a mercato ormai concluso. “Una scelta di cuore”. Il capitano rimane in granata, come compagno troverà Soppy e Zapata. Un anno dopo affronterà sempre da avversario l’Atalanta. Questa volta, con la maglia del Napoli.
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