“Considerando gli sviluppi attuali, una prosecuzione positiva del processo non sembra più possibile“. Sono parole del portavoce dell’esecutivo della Dfl, Hans-Joachim Watzke. Il riferimento è all’accordo tra la lega tedesca e i fondi di investimento che avrebbero dovuto immettere risorse economiche nel calcio tedesco.
La scelta della Dfl arriva in conseguenza delle continue (e crescenti) crescenti proteste del pubblico allo stadio, che hanno portato alla sospensione di diversi match dell’attuale Bundesliga.
Queste proteste, afferma Watzke, stanno “mettendo a repentaglio lo svolgimento delle partite e l’integrità della competizione“. Ragion per cui, nonostante a dicembre 2023 i club si fossero espressi per due terzi a favore dell’ingresso degli investitori per una quota fino all’8% sui ricavi da diritti tv e sponsor nell’arco dei prossimi vent’anni, alla fine la Lega ha optato per un ripensamento. Nel comunicato si legge che “l’obiettivo primario deve essere quello di tornare a uno svolgimento regolare delle partite“.
Le forme di protesta attuate negli ultimi turni erano state sempre più stravaganti: dai soldi di cioccolato alle macchine telecomandate, passando per le palline da tennis e i fumogeni. Un clima teso, anche nell’ultima partita del Bayern Monaco contro il Bochum, in cui le sospensioni erano state addirittura due. Leggi anche – Tuchel lascerà il Bayern a fine stagione: è ufficiale
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