Bukayo Saka, la nuova stella dell’Arsenal che brilla in Europa

Qualcuno in Inghilterra ama già definirlo the next big thing: tradotto, “stella nascente” del calcio britannico. D’altronde, per essere il primo classe 2001 a debuttare in Premier League, qualcosa di speciale devi averlo: e Bukayo Saka, talentuoso esterno dell’Arsenal, non ci ha messo troppo tempo a dimostrarlo ad Unai Emery. 

Buona rapidità di gamba e nell’uno contro uno, preferenza per il ruolo di esterno sinistro alto (pur potendo giocare anche sulla fascia opposta) e velocità al servizio della squadra utilizzabile, in eventuale emergenza, anche in posizione di terzino: versatilità massima nel corpo e nei piedi di un ragazzino che, ad anni 17, si è già concesso il lusso di debuttare con la Nazionale Under 19 inglese. Segnando subito contro Moldova, tanto per non disilludere ogni possibile attesa, e riuscendo in ciò che ogni 79’ ha saputo fare sotto la guida di Freddie Ljungberg.

Saka, lo scorso primo gennaio, è stato il primo 2001 a debuttare in Premier contro il Fulham.  Ma il debutto assoluto in prima squadra è avvenuto proprio in Europa League contro il Vorskla il 29 novembre del 2018, dove prese il posto di Ramsey. L'esordio da titolare all’Emirates Stadium avviene in occasione della sfida contro il Qarabag: 90’ (con assist vincente per Nketiah, vanificato però dal fuorigioco) preludio di un futuro da stella, a soli 4 mesi di distanza dal primo contratto da professionista firmato, condivisi subito tra euforia e orgoglio in un post-video sul proprio profilo Instagram. Oggi il primo gol in assoluto in Germania, sul campo dell'Eintracht. Una nuova stella che brilla in Europa dopo Smith Rove.

Il Ghana sulla pelle e nel sangue: Londra e l’Inghilterra come luoghi capaci di cullare, e in discreta rapidità, il suo talento. Dopo Angel Gomes, primo classe 2000 a debuttare in Premier League nel maggio 2017 con il Manchester United, i fari ora sono tutti puntati su Bukayo Saka: the next big thing che piace a tutti, in casa Arsenal, già capace di scrivere la storia. Tra gli applausi dell’”Emirates”, in quell’indimenticabile 83° minuto contro il Fulham, diventando il primo calciatore nato nel 2001 a iscriversi al registro dei campi di Premier calcati. Chiamarsi record.