Dopo l’ennesima grande stagione in bianconero, Gianluigi Buffon vuol finire in bellezza con l’azzurro della Nazionale per conquistare Euro2016. Nella presentazione dei convocati, su Rai 1, il capitano della Nazionale si è espresso così su questa avventura che sta per partire: “Abbiamo vinto quattro mondiali e per questo siamo un punto di riferimento. Siamo l’Italia e dobbiamo far bene. Vincere un mondiale? Credo che per un calciatore non ci sia niente di meglio. E’il punto più alto per questo lavoro. Se mi sento un supereroe? Forse negli anni a Parma un pochino si, per l’esuberanza e la stravaganza. Adesso no, magari qualcuno prova a farmi sentire così, ma io cerco di mantenere il mio equilibrio. Il mio esordio in nazionale? Sotto la neve in uno spareggio per rientrare al mondiale di Francia. In quel momento mi tremavano le gambe, non sarei mai voluto entrare, ma mi è toccato. Per fare il calciatore? Ci vuole rabbia agonistica, molto di più della fortuna. L’ho capito con il passare degli anni. Quando entro in campo con un certo livello di rabbia agonistica, poi le cose vanno bene. Se invece mi rilasso, poi le cose non vanno benissimo. Andare in B con la Juventus? Volevo solo far prevalere il mio senso di appartanenza a questi colori. Io come papà? Mi piace dar un certo senso di libertà a un bambino di 6/8 anni, però è importante che rispetti i genitori. Se facesse il calciatore? Ne sarei contento se è realmente quello che vuole fare.
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