Brunori spezza il silenzio assordante: il capitano rianima il Palermo, saranno playoff

Matteo Brunori ritrova il gol a distanza di un mese: vittoria col Frosinone e playoff al sicuro.
Una luce dopo le due sconfitte di fila contro Sudtirol e Cesena. Un faro che ha illuminato un Barbera più nero che rosa. Una certezza nelle difficoltà con un nome e un cognome: Matteo Brunori. Il capitano del Palermo ha deciso la sfida contro il Frosinone (2-0) e con una doppietta ha contribuito alla qualificazione aritmetica ai playoff. L’altro complice si chiama Bari, sconfitto fuori casa dal Cittadella.
Il rumore del silenzio più che “il silenzio degli innocenti”. Per quanto abbia tirato fuori il Palermo dalle sabbie mobili ancora una volta, il capitano italo-brasiliano non è stato l’unico protagonista della serata. L’altro personaggio è stato il clima surreale ad accompagnare la partita.
Si è giocato in un Barbera spento, silenzioso. Qualche applauso solo nel primo tempo quando Brunori con un destro a giro siglava il gol dell’1-0. Non il solito boato, questo è certo. Più il grido dolceamaro di una piazza che è sembrata quasi rassegnata.
In occasione dell’1-0, l’attaccante e capitano del Palermo è andato comunque ad esultare sotto la Nord – oggi orfana del suo tifo più caldo per contestazione contro la società – chiamando a gran voce i suoi compagni dalla panchina. Come a dire “ricompattiamoci e andiamo avanti”.
Doppietta e playoff: Brunori riaccende una speranza a Palermo
In un clima surreale. Senza bandiere né cori. Non si era mai visto tanto sgomento al Renzo Barbera di Palermo, che pure anche oggi ha fatto registrare i suoi 20.556 spettatori. Anche se mancava chi, di solito, quello stadio lo fa ribollire di passione. Eppure il Palermo ha tirato fuori una prestazione coraggiosa e soprattutto solida, senza subire gol in casa (non accadeva dallo scorso 2 marzo). Nel segno di chi trascina questa squadra dalla stagione 2021-2022. Dalla Serie C alla Serie B, con 75 gol sui piedi.
C’è lui, Brunori, e poi tutti gli altri. Lo ha dimostrato anche contro il Frosinone, nella notte più complicata e nel primo vero clima di contestazione contro City Group. Il primo gol con un destro a giro imparabile e la chiamata a raccolta di tutta la squadra, il secondo col piattone su assist di Gomes (una specie di rigore in movimento). Questa volta con un boato più convinto, che celava comunque rancore. Capitano, leader; e pensare che nei primi 4 mesi della stagione aveva segnato solo un gol ed era quasi ai margini del progetto. Una follia, se si guarda ai suoi numeri nel 2025. Nove gol in campionato, 75 col Palermo, 43 in Serie B col rosanero addosso.
Sacrificio, playoff e ora il sogno Serie A
Gol, ma non solo. Brunori vale molto di più di una semplice esultanza. Al 75esimo, stremato, ha infatti recuperato un pallone vicino la bandierina, facendo alzare qualche tifoso dal proprio seggiolino verde. Al novantesimo Dionisi gli concede qualche applauso – timido anche in questo caso – e fa entrare Vasic al suo posto.
Al triplice fischio, quasi nessuno esulta. Qualcuno resta seduto addirittura al proprio posto. La squadra va sotto i tifosi più caldi della curva Nord – entrati nel corso del secondo tempo più per contestare Dionisi che per sostenere la squadra – a ricevere un silenzio assordante. Il silenzio che fa rumore, tutt’altro che “innocente”. Un clima grigio e due lampi: quelli di Brunori, che portano il Palermo ai playoff. Sì, agli spareggi per la Serie A, che i tifosi vogliano crederci o no.