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Bruno Fernandes verso la finale di Europa League: “Orgoglioso di essere il capitano di questa squadra”

Bruno Fernandes, Imago
Bruno Fernandes, Imago

Le parole di Bruno Fernandes, capitano del Manchester United, alla vigilia della finale di Europa League

Vigilia di una finale che può cambiare il volto della stagione in casa Manchester United. Nonostante le tante difficoltà che hanno condizionato l’annata della squadra prima di Ten Hag e poi di Amorim, un trionfo al San Mamés consentirebbe ai Red Devils di strappare un pass per la prossima Champions League.

Bruno Fernandes, che sogna di mettere le mani sul trofeo nella notte di Bilbao, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: “È un orgoglio essere capitano di una squadra come questa. È una responsabilità che prendo con tutto il cuore, da bambino sogni sempre di essere nelle condizioni di poter vincere trofei, e ora lo siamo“.

Il centrocampista portoghese, con un passato in Italia con le maglie di Udinese, Novara e Sampdoria ha proseguito: “Ci sono sempre cose che puoi fare per aiutare i tuoi compagni, noi lo abbiamo fatto per uscire dalla situazione in cui eravamo. In Europa League abbiamo fatto molto bene, speriamo di rimanere così anche domani“.

L’ex Sporting Lisbona ha svelato quelle che saranno le chiavi per portarsi a casa il trofeo: “La grinta e la voglia conteranno più di tutto. La partita più importante è sempre la prossima, quindi in questo momento è quella di domani. L’anno scorso ho vinto l’FA Cup e domani voglio farlo di nuovo con l’Europa League. È una competizione molto importante che tutti vogliono vincere, noi abbiamo la possibilità di farlo domani“.

La stagione di Bruno Fernandes

Bruno Fernandes è stato grande protagonista della stagione del Manchester United. Il classe ’94 ha raccolto 55 presenze tra le varie competizioni, arricchendo il suo bottino personale con un totale di 19 gol.

Nessuno ha segnato più del portoghese in questa edizione di Europa League. Il capitano dei Red Devils è andato in rete per ben 7 volte, come El Kaabi e Høgh. Chissà che non possa essere ancora il numero 8 a decidere la finale di Bilbao.