Alzi la mano chi non si ricorda Tomas Brolin. Uno che è sempre stato appariscente, sotto tutti i punti di vista, e che in quei 5 anni a Parma (1990-1995) ha fatto grandi cose. Oggi ha qualche chilo in più e invece che costruire e inventare gioco, costruisce pezzi per aspirapolvere. Ma non ha certo dimenticato l’Italia che domani si giocherà il mondiale contro la sua Svezia: “l’Italia resta favorita, perché sarà diversa da quella che ha perso in Spagna – racconta alla Gazzetta dello Sport – Dopo Madrid è cambiato vostro il sistema di gioco ed è migliorata la condizione fisica. Però…”. Però ci crede. “Beh, sì, perché non dovrei? “. E neanche l’assenza di Ibra lo preoccupa troppo: “Zlatan è un fuoriclasse. Ma ci
sono aspetti positivi. Gli altri talenti si prendono
più responsabilità. E la
squadra scende in campo senza
pressione”. Infine il suo messaggio è chiaro: “Attenta Italia…La Svezia pare il mio Parma, anche noi eravamo una sorpresa senza paura e Forsberg mi assomiglia“. Il resto dell’intervista la trovate sulle pagine della Gazzetta dello Sport
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