Categories: Interviste e Storie

Principi, fasi di gioco e pressing: il Brighton di De Zerbi e del suo staff

Lavorare per princìpi. Mescolando la teoria al senso pratico delle cose. Con uno sguardo attento e rivolto al futuro. Questo, il pensiero e il lifestyle del Brightonprossimo avversario della Roma negli ottavi di finale di Europa League – di Roberto De Zerbi, Andrea Maldera e dello staff. Atterrati nella terra dei gabbiani, tra il Royal Pavillon e il quartiere di North Laine, il Falmer Stadium è diventato una vera e propria attrazione per tutti. Non confondiamo di certo la filosofia con il calcio. Questo sport appare molto più complicato di quello che sembra nella realtà. Quali sono i segreti dietro lo stile avanguardistico trasportato in Inghilterra dall’ex allenatore del Sassuolo? 

 

La complessità sta nelle relazioni

Roberto De zerbi crede tantissimo in quello che fa. Non è facile in un contesto come quello della Premier League, in cui la tattica lascia spazio alle emozioni e all’intensità del gioco. Caratteristiche che rendono unica una lega di per sé già affascinante. Secondo la filosofia del suo staff, l’aspetto più complesso sta nelle relazioni tra l’allenatore e il giocatore. Tra il pallone e i calciatori. Tra le incognite in una partita che possono cambiare continuamente il finale. Adattare e sapersi adattare, senza cambiare le proprie abitudini. De Zerbi e Maldera basano la loro filosofia sui cosiddetti princìpi, ovvero linguaggi comuni che un allenatore deve saper trasmettere alla propria squadra. Un esempio? Riconoscere l’uomo libero in fase di possesso. Meccanismi che necessitano di un periodo medio-lungo per poter essere assimilati. Al contrario, molti altri basano il loro lavoro analitico sul concetto di codifica, ovvero quando l’allenatore indica delle soluzioni immediate ai giocatori per poter uscire da un momento di difficoltà. Una volta che i princìpi vengono assimilati, si passa all’atto pratico, quelle che De Zerbi chiama “fasi di gioco”

La “famosa” costruzione dal basso

La costruzione dal basso è una delle fasi di gioco che contraddistinguono il Brighton. È considerato il mezzo più efficace per poter comandare la partita. Il ruolo del portiere deve avere una valenza quasi decisiva. Nella trama di gioco è considerato parte attiva. L’obiettivo? Passare il pallone – nel minor breve tempo possibile – al giocatore libero, direttamente o tramite vie terze. In questo, De Zerbi ha trovato il modo di mettere in difficoltà le difese avversarie: in Premier League – prima del suo arrivo – nessuno aveva mai fatto abbassare al di sotto della lunetta di centrocampo le due punte in maniera così visibile e profonda. Un movimento utile a liberare gli spazi ai due esterni. “Stare dentro il campo”: una prerogativa del club. La teoria è utile, la scelta però viene poi presa dal calciatore in campo. Ecco perché il giocatore è la risorsa più importante della squadra. E non l’allenatore. In un contesto di spazi e rapidità, il giro palla del Brighton ha inizio nel momento in cui la pressione degli avversari si fa sentire. Più viva che mai. Quello è il campanello d’allarme: ora si può iniziare a sviluppare. 

“Noi siamo quello che scegliamo”.Passione, voglia di imparare ed essere sempre aperti al confronto. Più di una vittoria o di un trofeo: circondarsi di persone che credono nel tuo lavoro è la chiave per emergere e lasciare un’impronta indelebile nel percorso.

La Roma dovrà quindi vedersela contro una squadra ostica, ben organizzata e che conosce perfettamente i propri punti di forza. L’andata si giocherà in un Olimpico che sarà sicuramente stra-pieno giovedì 7 marzo alle 18:45. Il ritorno invece, il giovedì successivo, 14 marzo.

Lorenzo Bloise

Classe 2001, nato nel comasco, oggi pendolare a Milano. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature: giocatore di provincia di basket, con il calcio mi sono limitato alla PlayStation. Cresciuto tra un doppio passo di Cristiano Ronaldo e un fadeaway di Dirk Nowitzki. Davanti alla televisione, allo stadio o al palazzetto con la stessa curiosità di un bambino. Highlights, repliche, interviste e dirette notturne: ogni scusa è buona per non perdermi nulla. La letteratura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e l'efficacia delle parole: le stesse che mi permettono di raccontare ciò che gli altri si limitano a guardare. Storie, anedotti e culture che si intrecciano tra di loro: per me lo sport è questo e tanto altro.

Recent Posts

Genoa, ufficiale la separazione con Vieira: al suo posto Murgita e Criscito ad interim

Patrick Vieira, allenatore del Genoa (Imago) Patrick Vieira non è più l'allenatore del Genoa, è…

3 minuti ago

Genoa-Vieira, è addio. Criscito in panchina contro il Sassuolo

Patrick Vieira, allenatore Genoa Dopo il confronto di ieri che sembrava aver portato alla conferma…

57 minuti ago

Panchina Genoa: De Rossi, Vanoli e Gotti i primi nomi per il post Vieira

I primi nomi per il futuro della panchina del Genoa dopo che si va verso…

58 minuti ago

Juventus, la probabile formazione contro la Cremonese

La probabile formazione dei bianconeri in vista della sfida di sabato 1 novembre alle 20:45…

1 ora ago

Real Madrid, Mbappé: “Un orgoglio essere paragonato a Ronaldo. Con Xabi siamo migliorati”

Un inizio a rilento che aveva portato a delle critiche da parte dei tifosi, smorzate…

1 ora ago

Napoli, la probabile formazione contro il Como: tornano disponibili Lobotka e Lang

Hojlund, Napoli (IMAGO) Le possibili scelte di formazione di Conte per la sfida tra Napoli…

2 ore ago