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Briegel: “Bisseck? Rigore netto. Il Napoli di Maradona aveva solo tre giocatori, questo è squadra”

Hans-Peter Briegel (IMAGO)

La nostra intervista a Hans-Peter Briegel, campione d’Italia con il Verona nel 1985, oltre che vicecampione del mondo con la Germania.

Abbiamo intervistato Hans-Peter Briegel, vicecampione del mondo con la Germania nel 1982 e 1986 e campione d’Italia con l’Hellas Verona nel 1985 prima di passare alla Sampdoria.

Dalla crisi dei blucerchiati, al Napoli scudettato passando per il rigore molto discusso del connazionale Bisseck e altro: molti i temi affrontati.

Sulla retrocessione della Samp: Che delusione! La Samp è un club con una ricca tradizione che in passato ha vinto il campionato, la Coppe delle Coppe e che ha partecipato spesso alle competizione europee. Per me l’ultima retrocessione in Serie C è più di una delusione. Ma è già successo ad altri club e spero che risaliranno la china. È fondamentale adesso trarre le giuste conclusioni per poi tornare in Serie A. Magari già tra due o tre anni.”

Se la rinascita sarà solo un fattore economico: “Penso che non sarà così facile attirare i giocatori per la C! Conterà molto l’aspetto finanziario ma il problema è che la Samp non ha più il denaro di una volta a disposizione. Come spesso accade in Italia ora ci vorrà un investitore per acquistare i giocatori giusti per tornare in tempi brevi in Serie B. Per la Samp è un momento durissimo ma ho letto che Mancini sarebbe ben disposto a entrare in società. Sarebbe bello se, dopo aver indossato la maglia della Samp per tanti anni, ora nel momento del bisogno aiutasse il club. Magari allenare in C per lui sarebbe troppo ‘basso’ essendo abituato ad altri palcoscenici come l’Inter e la Nazionale. Magari non come allenatore ma Roberto potrebbe almeno dare una mano”.

Briegel: “Meglio questo o il Napoli di Maradona? Difficile dirlo”

Briegel ha affrontato il Grande Napoli di Diego Maradona negli anni 80. E sui neocampioni d’Italia ha detto: Proprio lunedì ho guardato la loro festa Scudetto e devo dire… top! Per le strade della città c’erano circa due milioni di tifosi. I napoletani quando festeggiano lo fanno a modo loro e senza freni. E conoscendoli la festa non durerà solo un giorno”.

Poi alla domanda se El Pibe è stato il più grande calciatore affrontato in carriera: È stato sicuramente uno dei migliori calciatori che il calcio abbia mai prodotto insieme a Pelé. E ci metto anche Beckenbauer a suo modo. Con la palla Maradona però era di un altra categoria”.

Meglio il Napoli del quarto Scudetto o quello degli anni Ottanta senza El Pibe nell’11 titolare? “Difficile dirlo, il calcio di allora era diverso. Non si possono fare paragoni ma di certo c’è il fatto che quel Napoli dipendeva da Maradona, il Napoli dei miei tempi era Maradona più altri dieci. Il Napoli attuale, per come l’ho visto io, è più squadra, quindi questo Scudetto è una vittoria del collettivo, dell’11 titolare che ha fatto bene con continuità. Viceversa, in passato a parte Maradona chi spostava gli equilibri? Forse due o tre altri e basta”.

Sull’Inter: “Bisseck? Il rigore è netto. Con il PSG sarà 50 e 50”

Colpa di Bisseck se l’Inter ha perso lo Scudetto? “Non so se le responsabilità sono solo sue, diciamo che ha avuto sfortuna. Ma gli arbitri ci sono per questo e per me la palla (di Castellanos ndr) tocca chiaramente il braccio. Quindi il rigore è netto. Spesso gli episodi sono 50 e 50 ma questo lo era di più. Anzi direi che era rigore al 100 per cento.”

Come si fa a voltare pagina nel caso di Bisseck che ha questo Scudetto perso sulla coscienza? L’Inter, non bisogna dimenticarlo, nonostante il fatto che ha avuto anche la Champions League è arrivato secondo. E il Napoli ha approfittato del doppio impegno dei nerazzurri. Penso che con il solo campionato l’Inter avrebbe vinto la Serie A. Adesso in finale tutto è possibile. I nerazzurri possono battere chiunque e l’hanno dimostrato buttando fuori il Bayern. Con il PSG sarà 50 e 50″.

A cura di Alessandro Schiavone