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Ligue 1, i segreti del Brest: la squadra “low cost” prima in classifica

13 punti dopo le prime 6 giornate: in Ligue 1 c’è una squadra che sta dominando il campionato ma non è il PSG. Con quattro vittorie, un pareggio e soltanto una sconfitta, infatti, il Brest è al primo posto del campionato francese, davanti a Nizza (12 punti) e Monaco (11 punti).

 

 

Un risultato importante quello della squadra di Eric Roy, che ha conquistato la testa della classifica grazie alla vittoria per 1-0 contro una grande del calcio francese come il Lione di Grosso.

Ligue 1, i segreti del Brest

Ma come fa una squadra che ha terminato la passata stagione in 14esima posizione a diventare di colpo prima? Il segreto del Brest sta in gran parte nell’allenatore, Eric Roy. Dal suo arrivo sulla panchina della squadra francese lo scorso gennaio il Brest ha visto migliorare in maniera notevole le proprie prestazioni. Da una media di 0,8 punti a partita nelle prime 17 giornate, ai 1,48 punti sotto la gestione dell’allenatore francese.

 

 

Una crescita che è continuata anche nella stagione 2023/24, e che ha visto la definitiva esplosione di giocatori come Lala, Lees Melou, Satriano e Le Douaron. Il 4-3-3 di Roy è moderno e offensivo, in grado di mettere in difficoltà qualunque avversario e di esaltarne i suoi interpreti. Il tutto senza bisogno di spese folli sul mercato: il Brest è una vera e proprio squadra “low cost”.

  

 

Basti pensare che nel corso dell’ultima sessione di mercato la piccola squadra francese ha speso appena 3,5 milioni di euro, circa un 1/100 rispetto ai 349,5 milioni spesi dal PSG. Cifre che fanno riflettere e che rendono ancora più unica la prima posizione conquistata dagli uomini di Roy che ora vorranno continuare a sognare in grande.

Jacopo Pigliacampo

Classe 2000, aspirante giornalista sportivo con la passione per le statistiche e il fantacalcio. Da piccolo ho sempre preferito i libri al calcio: correre dietro a un pallone era troppo faticoso, meglio leggere e scrivere. La vita, però, a volte fa giri strani. Ora passo le mie giornate proprio dietro al calcio. Giocato? No, sempre meglio scritto.

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