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Le visite mediche con il Napoli, l’accordo con l’Atalanta: l’estate di Brescianini

L’affare è fatto quando si fanno le visite mediche. Spesso, non sempre. Un esempio? L’estate di Marco Brescianini. Il centrocampista dell’Atalanta, dopo più di un mese è pronto a tornare tra i convocati di Gian Piero Gasperini. E lo farà proprio contro il Napoli, la squadra a cui è stato vicinissimo nell’ultima sessione di calciomercato.

Tante storie in una. Ci sono l’interesse della Fiorentina e la sfida di mercato con l’Atalanta, lo scatto che sembrava essere decisivo dei nerazzurri e un affare poi messo in stand by. Ci sono soprattutto il sorpasso del Napoli e un’operazione chiusa con il Frosinone, le visite mediche sostenute e delle condizioni cambiate, una trattativa saltata e il ritorno, questa volta definitivo, dei bergamaschi. Brescianini ritrova il Napoli, una volta ancora.

L’estate di Brescianini

Partiamo dall’inizio. Siamo nei primi giorni di luglio, dopo quello per Zaniolo, si ripropone un nuovo duello di mercato tra Atalanta e Fiorentina. Anche in questo caso, i nerazzurri sembrano destinati a vincerlo. È metà luglio, la trattativa procede, ma poi viene messa in stand by.

Entra in gioco il Napoli. Gli azzurri decidono di puntare forte sul centrocampista italiano e propongono un prestito con obbligo di riscatto fissato a 12 milioni. Sembra tutto fatto, nella mattinata del 13 agosto il classe 2000 svolge a Villa Stuart per sostenere le visite mediche. Poi qualcosa cambia. Nella stessa mattinata il club azzurro decide di modificare le condizioni del prestito: gratuito, invece del prestito oneroso a 1.5 milioni di euro concordato con il Frosinone in precedenza.

Photo credits: Atalanta

L’operazione salta ed ecco il blitz dell’Atalanta. 2 milioni di euro per il prestito e 10 per l’obbligo di riscatto: Brescianini è un nuovo giocatore della Dea. Dopo l’infortunio con il Bologna, il centrocampista è pronto a tornare contro il Napoli, la sua ‘quasi ex squadra’.

Nicolò Franceschin

Nato nel 1997 tra Milano, Como e Lecco. Laureato in Giurisprudenza, ma ai codici ho preferito una penna. Cresciuto con Maradona (il calcio), ma anche Ronaldinho e Sneijder. Il fascino del numero 10. Credo nella forza delle parole. Verità e narrazione. In giro in macchina per stadi, campi e strade alla ricerca di nuovi colori da scrivere, perché ognuno ha una sua sfumatura. Le note del telefono che si riempiono di storie, alcune il cui finale è ancora tutto da scrivere. Una di queste è la mia. Raccontare emozioni e dare voce a chi non ce l’ha.

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