Brescia verso la mancata iscrizione in Serie C: la situazione

Il Brescia rischia il fallimento: il presidente Cellino non ha pagato le pendenze arretrate, e il club lombardo non può ora iscriversi in C
Ore di ansia e preoccupazione in casa Brescia, col futuro del club fortemente a rischio.
I lombardi rischiano infatti il fallimento per il mancato pagamento da parte di Cellino di stipendi arretrati e ritenute per un totale di oltre 3 milioni di euro, la cui scadenza era fissata alle 15 di oggi – venerdì 6 giugno.
Il presidente non ha però rispettato questa scadenza e di conseguenza la società non ha potuto presentare la documentazione necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato, dunque di fatto i biancazzurri sono virtualmente fuori dal professionismo.
Si attende la decisione ufficiale, ma intanto si pensa già al futuro. La ripartenza avverrebbe dall’Eccellenza (secondo le nuove norme), con una nuova società che sarebbe indicata dal Sindaco.

Le parole di Bisoli
È intanto subito arrivato il messaggio di Dimitri Bisoli, capitano e indiscutibile uomo simbolo della squadra lombarda, che attraverso il profilo Instagram della moglie ha scritto: “In questo momento così doloroso ci tenevo a dimostrare la mia vicinanza a tutto il popolo bresciano, a tutti quelli che hanno fatto sacrifici per seguire il Brescia, a tutti quelli che hanno lavorato con onestà e dedizione per il bene del Brescia.
Oggi sono stati calpestati 114 anni di storia, ma il Brescia non è lui, il Brescia siamo noi ed è per questo che Brescia non morirà mai, anzi sono certo che risorgerà più forte di prima, perché il Brescia è fatto di tanta, tantissima gente che come me ama questi colori, questa città e questa squadra. Il Brescia siamo e saremo sempre solo noi. La leonessa non muore mai. Il vostro capitano, Dimitri Bisoli”.