Nella sua nuova città. Con passione e calore. Sì, Cellino è arrivato a Brescia, è arrivato alle 12.46 nella sede di via Bazoli. Toccando il simbolo della società, la leonessa. Ah, “sapete di che segno zodiacale sono io ? Leone…”. Destini e trame da vivere, novità: perché tre anni a Leeds sono bastati e l’imprenditore sardo è tornato ad avere fame di calcio italiano. Subito ai fatti, però. E allora si parte con la conferenza stampa di presentazione, trasmessa alle 15 in diretta sul profilo Facebook della società: “Al Leeds ho fatto esordire tanti 98 e 99 in prima squadra, voglio seminare come fatto in Inghilterra. Il settore giovanile non deve essere una questione economica, è roba di energie. Faremo tutto passo dopo passo. Con intelligenza“.
Passando anche dal tema stadio: “Non ditemi che vi devo risolvere il problema stadio subito, oggi. No. Ci vorrà tempo e volontà di collaborare. Noi facciamo show, business, oltre che sport: ci vuole passione. Io risponderò di ogni singolo gesto dei miei calciatori. Lo stadio dovete farvelo voi a Brescia, lo deve fare la città. Non voglio assolutamente prendermi la responsabilità di un bene pubblico. Io sono ospite a Brescia, se l’amministrazione comunale vorrà farlo sarò disponibile“.
“So che ci sono grandi aspettative su di me. Brescia è una cittá meravigliosa. Ci tengo tanto a far bene e se ho comprato il Brescia é perche il club mi da garanzie perché é pulito e non ci sono erbacce e questo é un vantaggio immenso”
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