Bove (IMAGO)
Le parole di Edoardo Bove ai microfoni del Corriere dello Sport
Edoardo Bove sogna di tornare in campo a 10 mesi dal malore che tenne tutto il mondo dello sport con il fiato sospeso in Fiorentina-Inter. Il centrocampista sotto contratto con la Roma si è raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport: “Ci vuole ancora un po’ di tempo, ma sento che si sta chiudendo il cerchio. Le visite saranno state una decina, molte di semplice controllo. Sono preparato, i medici hanno giustamente tutte le cautele“.
In questo periodo, il classe 2002 si sta spendendo per informare sull’importanza del primo soccorso: “Può salvare delle vite. Ci sono persone che non hanno la percezione dell’importanza dell’immediatezza dei soccorsi. Il primo, la tempestività, la preparazione di chi lo porta sono passaggi fondamentali. I vantaggi concreti includono la stabilizzazione dell’infortunato, la riduzione di ulteriori danni e altro ancora“.
Edoardo Bove è tornato anche sul periodo più difficile dopo il malore: “Quando mi sono ritrovato senza certezze, ho attraversato una crisi che definirei d’identità. Fino ad allora non avevo fatto altro che giocare a calcio. In momenti come quelli ti poni un sacco di domande, ti chiedi cosa sarai senza il pallone. Mi hanno aiutato la famiglia, gli amici, i compagni, i tifosi, la Fiorentina, e non mi riferisco solo alla squadra, ma anche ai dirigenti“.
Ora, però, l’obiettivo è quello di tornare a essere protagonista in campo: “Sogno un gol in rovesciata, sotto la traversa, quelli che non mi competono. Il ricordo più bello resta l’accoglienza dell’Olimpico prima di Roma-Fiorentina, un insieme di emozioni fortissime“.
Il centrocampista ha parlato del suo rapporto con il calcio dopo il malore: “Guardo solo le partite di Fiorentina e Roma, le altre mi danno fastidio. Anche mio padre vede meno calcio, pur essendo appassionatissimo. Trovo che sia una reazione più che naturale. Per me, in particolare all’inizio, non è stato difficile come per i miei: io non capivo la gravità della situazione, pensavo di essere semplicemente svenuto. Loro invece sapevano di avere corso il rischio di perdere un figlio“.
Bove non ha nascosto di aver parlato con Eriksen sin dalle ore immediatamente successive al malore: “L’ho sentito più di una volta, nei primi giorni e anche in estate. Abbiamo qualcosa in comune, pur non conoscendoci di persona. Me lo sento vicino e sono contento che abbia trovato un’altra squadra“.
Grande protagonista dell’ultima settimana della Roma è stato Lorenzo Pellegrini, tornato al gol proprio nel derby contro la Lazio. Bove ha commentato la settimana dell’ex capitano giallorosso: “Ti confesso che in questi giorni sono particolarmente felice per Lorenzo, un ragazzo d’oro, positivo. Lollo è uno che sta sulle sue, è riservato. Forse per questo qualcuno non l’ha capito“.
E sul futuro, invece: “Non escludo niente. I medici non sono ancora giunti a una conclusione, potrei anche essere a posto. Ho la piena consapevolezza della situazione, sto da Dio e ho una gran voglia di tornare alla mia passione“.
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