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Bove presenta CasaViola: “Voglio dare indietro ciò che di bello ho ricevuto”

Leandro Leonardi (presidente Boreale ASD) ed Edoardo Bove (centrocampista della Fiorentina)

Dal centrocampista della Fiorentina fino a Leonardi, presidente della Boreale ASD. Passando per il sindaco Gualtieri e non solo: le parole dei protagonisti

“Voglio ridare indietro tutto il bene che ho ricevuto. Al di là delle ragioni sociali”. La voce è quella di Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione del centro sportivo CasaViola, un progetto in cui il 23enne ha investito in prima persona. “Non sono arrivato da nessuna parte. Ma devo tanto alle persone che mi hanno fatto crescere, a partire da Leandro Leonardi (presidente della Boreale ASD, ndr)”.

Contesto: CasaViola è un centro sportivo polifunzionale situato nel complesso del Don Orione, nel cuore della Riserva Naturale della Collina di Monte Mario a Roma. Nato a settembre 2023 da un’idea condivisa tra Bove e Leonardi, il progetto rappresenta un punto di riferimento per lo sport giovanile, l’educazione e l’inclusione sociale. CasaViola è stato oggetto di una profonda riqualificazione e oggi si presenta come un luogo all’avanguardia per lo sport, la formazione e il tempo libero.

Tra ricordi e aneddoti, Bove racconta il suo passato. “Sono sempre stato un ragazzo tranquillo. Dopo la messa della domenica andavo a giocare a calcio dietro alla parrocchia. Questo spirito me lo porto dentro. Oggi vedo tanti genitori che sperano che il figlio diventi un calciatore. Credo che, invece, i bambini debbano essere lasciati liberi di divertisti”. Ecco. Con tanti di loro – che frequentano quotidianamente il centro sportivo – Bove diventa più semplicemente ‘Edo’. “Mi chiedono di fare delle esultanze particolari. Mi vedono come ‘colui che ce l’ha fatta’. Sento la responsabilità sotto questo punto di vista. Se mi chiedono foto? Diciamo che, venendo spesso al campo, ormai me ne chiedono meno (ride, ndr)”. Con oltre 350 bambini iscritti, la scuola calcio CasaViola è una delle più attive della Capitale. I giovani atleti sono suddivisi in fasce d’età per garantire un percorso formativo personalizzato e di qualità. Di seguito:
– Piccoli Amici, 6-7 anni
– Primi Calci, 8-9 anni
– Pulcini, 10-11 anni
– Esordienti, 12-13 anni

Bove ha poi aggiunto. “Ringrazio chi ha dato una mano a costruire questa realtà. Lo staff e le tante persone che ci aiutano. Investimenti futuri? Vorremmo che CasaViola diventi sempre più grande. Per rinforzare quei valori dello sport che, purtroppo, in tanti stanno perdendo”.

CasaViola, Leonardi: “La vita ha dato tanto a me ed Edo”

Progettazione. E tanta forza di volontà. Si possono riassumere così le intenzioni del presidente Leonardi. “Siamo partiti diversi anni fa. Abbiamo ristrutturato i campi, i parcheggi, i bar e i campi da paddle. Stiamo continuando a investire nel progetto. La vita ha dato tanto a me ed Edoardo. E’ giusto che restituiamo qualcosa alla città”.

Leonardi prosegue. “Le famiglie ci dicono ‘non fate smettere di giocare i nostri ragazzi’. Un evento che, dai 16 anni in poi, capita spesso. Vogliamo coinvolgere i ragazzi nello sport. Il nome CasaViola? All’esterno sembra sia stato fatto a posta dopo la firma di Edo alla Fiorentina (ride, ndr). In realtà volevamo chiamarlo Viola Park ma era il nome del centro sportivo del club toscano. Poi abbiamo deciso di optare per questa strada”.

Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina

Gualtieri: “Valori dello sport hanno valenza universale”

Erano presenti all’evento – guidato da Mario Giunta – anche Roberto Gualtieri (sindaco di Roma) e Gabriele Gravina (presidente della FIGC). Proprio il primo cittadino ha commentato l’iniziativa. “Siamo contenti di questo progetto. Esprimo un ringraziamento alla Boreale e a Bove per l’impegno portato avanti. Si parla tanto di infrastrutture: quelle sportive sono fondamentali. I valori dello sport hanno una valenza universale”.

A seguire, parola anche ad Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda: “Un impianto come CasaViola è molto prezioso. Ne servirebbe uno in ogni municipio. Oggi non si gioca più a calcio sotto casa. Servono impianti sportivi, posti sicuri e a norma”.