Categories: Calciomercato

Borussia, Mkhitaryan: “A 19 anni mi sconsigliarono il Chievo. Juventus? Tutto è possibile”

Mkhitaryan strizza l’occhio alla Juventus? Da almeno due stagioni si parla di un possibile arrivo a Torino dell’armeno e questa estate potrebbe essere la volta buona. “Quante lingue parlo? 5 e mezza” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Armeno, ovvio. Inglese, francese, russo e portoghese. Poi Il tedesco. La prossima l’italiano? Forse, o puede ser. Chievo? Avevo 19 anni, fui sconsigliato. Evidentemente doveva andare così.  Juventus? In questa vita tutto è possibile, non si sa mai. Ecco perché non dico nulla sulla Juve o altre squadre. In estate vedremo. Liga, Premier e Serie A sono tutti tornei top. È più importante scegliere bene il club in cui puoi dare il meglio di te. Pirlo? Lui è stato unico, un dio del calcio. Oltre che per la tecnica mi impressiona per la capacità di fare gioco. La Juventus ha attaccanti super come Dybala, Morata e Mandzukic. Spazio sulla trequarti per me? Non lo so. Forse…”.

Prima tappa importante in Ucraina: “A Donetsk aiutavo Lucescu a parlare con i giocatori brasiliani, visto che nel mio stage al San Paolo a 13 anni avevo imparato il portoghese. E presi confidenza con l’italiano grazie a lui. Ma soprattutto nello Shakhtar ho scoperto il grande calcio”. A Dortmund il passaggio da Klopp a Tuchel ha portato un cambio radicale: “Prima il nostro era un calcio forsennato: pressing e contropiede. Invece, Tuchel ci ha cambiato la vita: ora comandiamo noi il gioco e io ho più libertà per attaccare. Grazie a lui adesso so rendermi più utile. Con Lucescu giocavo da numero 6, poi ho agito da 8 e da 10. Sono state tutte esperienze utili, ora mi ritengo completo ma so bene che ogni giorno devo impegnarmi per essere più veloce, più concentrato e provare a migliorare sempre la tecnica. Obiettivo? È una stagione esaltante per il Borussia, voglio dare il massimo per questo club. Qui mi trovo benissimo. Ma nella carriera di un calciatore tutto può cambiare in fretta”.

L’agente è Raiola: “Io ho un carattere riservato, lui è crazy. Ma sin dal primo momento ci siamo intesi su un fatto: accetto i suoi consigli ma anch’io sono crazy a mio modo. E non mi può imporre nulla”. Alla laurea in economia manca un solo esame: “In estate conto di tornare in Armenia per laurearmi. Mi sono sacrificato in questi anni perché sono convinto che a fine carriera avrò più chance: il mondo dell’economia mi piace. Spesso molti miei colleghi pensano solo a divertirsi con il telefonino. Io provo ad avere altri interessi”.

Redazione

Dal 2011 ne abbiamo fatta di strada, sempre con voi al fianco. Ci piacciono le notizie, il mercato, il calcio. Sì, ma soprattutto le storie, le emozioni, il bello che questo mondo può regalare. E amiamo raccontarvelo.

Recent Posts

Dalla cessione record di Mbappé alla creazione della Conference: le mille vite di Vadim Vasilyev

Dal grande lavoro al Monaco di Mbappé e James Rodriguez alla nuova vita da agente:…

54 minuti ago

Thuram: “La Juventus è il miglior club d’Italia, qui si vede la differenza”

Dal rapporto con il fratello Marcus e il papà Lilian fino al legame con la…

1 ora ago

Roma, problema al quadricipite per Pellegrini: si teme una lesione

La Roma monitora le condizioni di Lorenzo Pellegrini, che ha accusato un problema al quadricipite:…

2 ore ago

Serie B, tra conferme e sorprese: la top 11 over 23 dopo 17 giornate

  Dalla solidità dei veterani alle sorprese più convincenti: dopo 17 giornate il campionato cadetto…

2 ore ago

Serie B, la top 11 under 23 del 2025

Da Desplanches a Ghedjemis, fino alle sorprese Cissè e Cacciamani, ecco la top 11 under…

3 ore ago

2025, il mercato che è stato: la top 11 degli acquisti in Serie A

Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top…

3 ore ago