Un attacco spettacolare, una difesa di ferro e uno stratega in panchina. Sono passati undici anni dall’ultima volta del Borussia Dortmund in semifinale di Champions League nel 2013. C’erano Klopp, Lewandowki, Gotze, Gundogan, Reus e Hummels, unici due superstiti di quel Borussia stellare. Nel Westfalenstadion mancavano da troppo tempo le magiche notti che solo la Champions sa regalare. 4-2 all’Atletico Madrid di Simeone e rimonta completata. Adesso il Psg rappresenta l’ultimo ostacolo per i ragazzi di Terzic, che vogliono mettersi alle spalle il campionato perso la scorsa stagione all’ultima giornata. Il raggiungimento della finale non lo farà certo dimenticare ai tifosi gialloneri, ma sarebbe l’occasione giusta per scrivere un altro pezzo di storia del club tedesco.
Storicamente, il tifo di Dortmund è rinomato per essere tra i più caldi d’Europa. La Südtribüne del Signal Iduna Park è un muro giallo nelle sfide casalinghe del Borussia e in certe notti diventa l’arma in più. Sabtizer e compagni sono ancora imbattuti in casa in Champions: due pareggi con Psg e Milan e tre vittorie con Newcastle, Psv e Atletico. Sarà di nuovo sfida contro i parigini in semifinale, in un ambiente totalmente diverso. Nella fase a gironi, infatti, le due squadre si ‘accontentarono’ di un pareggio che qualificò entrambe agli ottavi. Questa volta il discorso è ben differente, perché solo una delle due raggiungerà Wembley. Anche nel 2013 il Borussia diede il meglio di sé nelle partite davanti al proprio pubblico, segnando 10 gol tra ottavi, quarti e semifinale. Con quest’ultima entrata di diritto nella storia per il poker al Real Madrid di Robert Lewandowski.
Cresciuto nel Borussia da assistente nello staff di Jurgen Klopp, divenuto a sorpresa allenatore ad interim dopo l’esonero di Favre nel 2020. Era l’occasione della vita per Edin Terzic, da sempre tifoso giallonero, e la sfruttò al meglio vincendo la Coppa di Germania contro il Lipsia. Risultato che non lo salvò da un destino già scritto: sollevato dall’incarico e al suo posto ufficializzato l’arrivo di Marco Rose.
Eppure, Terzic non si allontana da Dortmund perché accetta un contratto da direttore tecnico. È solo l’inizio di un viaggio che lo vedrà sedersi nuovamente sulla panchina del Signal Iduna Park nel maggio del 2022, questa volta con un contratto di tre anni. Il campionato perso l’anno scorso resta una ferita aperta, difficile da dimenticare, ma una semifinale di Champions è qualcosa che non si vede ogni anno nella regione della Ruhr. Non avrà in rosa la stessa qualità del 2013, ma il cuore del Borussia Dortmund e dei suoi tifosi non conosce rivali.
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