Serhou Guirassy (Imago)
Certezze, infortuni e una crescita in pieno stile Dortmund: la prima avversaria della Juventus in Champions League
Quando Juventus e Borussia Dortmund si sono affrontate l’ultima volta in Europa, Mkhitaryan e Aubameyang giocavano in giallonero, Vidal e Pogba in bianconero. Dybala vestiva la maglia del Palermo e Neymar quella del Barça. Tutto un altro mondo.
Martedì sera, a distanza di 10 anni e 6 mesi, le due squadre si ritroveranno nella 1ª giornata di Champions League.
Il BVB si presenterà a Torino dopo lo 0-2 ottenuto in casa dell’Heidenheim, che coincide con l’undicesimo risultato utile consecutivo in Bundes. Una continuità di risultati evidente, maturata a seguito di 9 vittorie e 2 pareggi.
Crescita che però nasconde anche un tratto distintivo del Borussia Dortmund, che può giocare a favore proprio della Juventus. Il 3-3 contro il St. Pauli della 1ª giornata è l’immagine perfetta: nonostante il vantaggio per 1-3 a soli 4 minuti dal 90’, la formazione di Kovač ha concluso la partita con un pareggio. “Non siamo stati concentrati per tutti i 90 minuti”, dirà il croato dopo la gara. Dalle fragilità difensive ai punti di forza: il Borussia Dortmund ha anche una valida e temibile certezza.
Le garanzie, il Borussia Dortmund, le ha. Soprattutto in fase offensiva. Avere Guirassy dalla propria parte fa la differenza. I numeri parlano chiaro: 8 reti nelle ultime 6 partite ufficiali. Allo stato di forma attuale, l’ex Stoccarda è praticamente ingiocabile. È dello stesso parere Diant Ramaj, portiere dell’Heidenheim: “Personalmente, Serhou Guirassy è il miglior attaccante della Bundesliga. Ecco perché sono contento di essere riuscito a parare alcuni dei suoi tiri“.
Nonostante la partenza di Bynoe-Gittens, la pericolosità offensiva del BVB non è calata, e parte del merito va anche ad Adeyemi. Veloce, agile, rapido nei cambi di direzione e nello spostare la palla, è perfettamente integrabile con Guirassy e imprendibile in campo aperto. L’attacco, ormai è chiaro, funziona. E anche molto bene.
Non regala sorrisi invece la panchina, priva di troppi giocatori a causa di diversi infortuni. Contro l’Heidenheim non erano disponibili Emre Can, Duranville, Schlotterbeck, Süle, Anselmino, Fábio Silva e Brandt. Troppe assenze, che hanno costretto Niko Kovač a convocare solo 19 giocatori per la partita dello scorso sabato.
Il punto di partenza è stato definito. Il punto di arrivo non ancora e martedì sera, a Torino, si inizierà a tracciare la strada. Il Borussia Dortmund ritrova la Juventus, con diverse assenze, qualche difficoltà ma una solida certezza. 3835 giorni dopo, sarà di nuovo Juventus-Borussia Dortmund.
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