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Dortmund in finale, la vecchia guardia ci riprova a Wembley

Era il 2013 e il Borussia Dortmund proprio a Wembley, sede della finale di Champions League di questa stagione, usciva sconfitto contro il Bayern Monaco. I gialloneri, allora allenati da Klopp, si erano fermati solamente all’ultimo atto dopo una cavalcata emozionante.

Nell’undici titolare erano presenti Hummels e Marco Reus. Il primo ha appena deciso la semifinale di ritorno contro il PSG regalando un sogno ai suoi tifosi, e diventando il calciatore più anziano della storia della Champions League a segnare un gol nella fase a eliminazione diretta. Il secondo, invece, ha annunciato che lascerà il Borussia Dortmund dopo 12 anni. 

La vecchia guardia ci prova ancora

La grande sorpresa di vedere i gialloneri in finale assomiglia un po’ a quella di 11 anni fa. Nessuno, infatti, soprattutto pensando al girone di ferro con cui erano partiti, poteva immaginare che gli uomini di Terzic arrivassero così lontani. 

In quel Borussia Dortmund, quello del 2013, in porta c’era Weidenfeller con davanti la difesa a quattro composta da Piszczek, Hummels, Subotic e Schmelzer. A centrocampo, invece, Bender e Gundogan. In avanti, alle spalle di Lewandowski, c’erano Blaszczykowski, Grosskreutz e Reus.

Il destino, poi, ha voluto un po’ scherzare con il “Die Borussen“. La finale si giocherà ancora una volta a Wembley, e la rivale sarebbe potuta essere la stessa, nel caso in cui il Bayern Monaco fosse riuscito a eliminare il Real Madrid in semifinale. 

Quello di Wembley sarà l’ultimo atto del matrimonio tra i gialloneri e Marco Reus. La “Last Dance” del calciatore che in 12 anni non hai mai ceduto alla tentazione di andare via e che potrebbe salutare con la fascia al braccio e la coppa in mano. 

Giuseppe Vignola

Classe 2001, ho sempre pensato che la gioia che può dare il calcio è imparagonabile a tutto il resto. Questa mia tesi, che può sembrare assurda, è stata avvalorata da un premio Nobel, Albert Camus, che disse: “Non c’è luogo in cui un uomo sia più felice che in uno stadio di calcio”. La felicità in uno stadio come tifoso l’ho provata, come calciatore non succederà mai, spero che quella da giornalista sia il mio futuro.

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