Interviste e Storie

Bonny all’Inter: perché Chivu punta (ancora) sul francese

Ange-Yoan Bonny

Perché la nuova Inter di Cristian Chivu punta sull’attaccante francese

Nel futuro di Ange Yoan Bonny c’è l’Inter. L’operazione può dirsi ormai conclusa a beneficio dei nerazzurri. Al Parma 23 milioni di parte fissa più bonus. Su Bonny c’è sempre stata l’Inter, da fine 2024 quando per gli scout nerazzurri il Tardini era diventata tappa fissa.

In gran segreto, i ‘segugi’ di Piero Ausilio e Dario Baccin avevano il posto fisso in tribuna per valutare prestazioni, movimenti e gol del talento di Aubervilliers, cresciuto all’ombra di Parigi e arrivato per una manciata di euro (600-700 mila di commissione) al Parma su intuizione di Massimiliano Notari, oggi Capo Scouting del Parma. ‘Mamo’, conoscitore del calcio francese, lo seguiva da un po’, da quando proprio un’ex gloria dell’Inter lo aveva chiamato a giocare tra quelli più grandi.

“In allenamento faceva delle cose straordinarie. Una volta abbiamo fatto una partita amichevole contro i più grandi e lui ha dribblato quattro o cinque avversari in modo semplicissimo. Rimasi stupito quella volta. Ha un fisico pazzesco, ha grandi capacità”, raccontava Benoit Cauet, ex allenatore di Bonny ai tempi dello Châteauroux.

Tutte doti che Ange ha poi sfoderato sotto l’ala protettiva di Pecchia, tecnico con il il quale è maturato. Ci parlava spesso, il mister, gli dava suggerimenti nel chiuso del suo ufficio su come e dove crescere, su cosa fare in campo e, soprattutto, cosa non fare fuori. Prima lo ha responsabilizzato designandolo come attaccante titolare del Parma, poi ha preteso da lui dinamismo e partecipazione al gioco. Era un centravanti dai contorni indefiniti: un po’ scattista, un po’ uomo di fascia. Oggi è diventato l’attaccante del Parma in Serie A e la plusvalenza più ricca dell’era Krause.

La crescita di Bonny

Arrivato nell’estate 2021, è cresciuto tanto. Si è messo avanti con l’italiano, ha imparato a capire lingua e cultura del Paese in cui vive, ha preso familiarità con il calcio dei grandi, lui che era abituato ad essere il più forte con i pari età nello Chateauroux, ha dovuto faticare per imporsi. E pensare che quel nome sopra il numero 13 poteva essere stampato sulle maglie della Juventus. Prima del Parma, infatti, si era scomodata persino la Vecchia Signora per ‘Angelo’. Gli aveva già fatto la corte convincendolo, a quanto pare, a sostenere le visite mediche. Ma i dottori avevano evidenziato un anomalia al cuore.

Roba di poco conto che, però, aveva dissuaso la Juventus convincendola a guardare altrove. Anomalia poi curata e messa al posto dal Parma. Una sliding door significativa. Sia per il Club, che si è ritrovato un diamante purissimo in vetrina e ha arricchito la sua argenteria, sia per Bonny che adesso morde il freno per andare vestire nerazzurro.

Ange-Yoan Bonny

Chivu-Bonny, ancora insieme

Dopo un inverno opaco, in cui aveva annusato l’odore della Premier League, Bonny è sbocciato nuovamente con Chivu che non vede l’ora di riabbracciare dopo la piccola parentesi di Parma. A gennaio alcuni osservatori del Newcastle erano arrivati al Tardini per vederlo all’opera. Per proteggerlo, Pecchia lo aveva ‘nascosto’ lasciandolo in panchina. E lui, una volta venuto a conoscenza degli ‘ospiti’ lì per lui, era andato su tutte le furie. Da lì un periodo triste, ammorbidito con il cambio di allenatore e con una cura del dettaglio che lo ha portato poi a rifiorire.

Cristian Chivu, allenatore Inter

Bonny, per esempio, ha ‘assoldato’ un cuoco che cucinava solo per lui: Nino era attento alla sua dieta, a consigliargli qualche pasto e a evitare, soprattutto, che si ingolfasse con il cibo spazzatura che ai ragazzi piace, soprattutto quando trascorrono le serate davanti alla Play Station tra Call of Duty e Fifa. Messa a posto l’alimentazione grazie anche ai consigli della nutrizionista del Parma, Costanza Gavioli, Angelo si è centrato e ha finito la stagione in crescendo. Ma l’Inter si era già convinta e, oggi, lo aspetta.

A cura di Guglielmo Trupo

Redazione

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