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Bonaventura risponde a Insigne, Napoli-Milan finisce 1-1: il racconto dal San Paolo

Deviazione dà, deviazione toglie, deviazione illude. Tutta questione di prospettive. Perché in un campionato equilibrato come questo, la vetta della classifica dipende anche dalle deviazioni, appunto. Quella di Raul Albiol sul tiro di Zaza, ad esempio, che firmò il sorpasso della Juventus ai danni del Napoli nello scontro diretto dello Stadium. Per non parlare di quella di Abate, che invece ha illuso gli azzurri riportandoli di nuovi in paradiso dopo la conclusione di Insigne. Prima di una nuova deviazione, quella di Kalidou Koulibaly, che ha indirizzato la palla sul destro vincente di Jack Bonaventura. Particolari, centimetri, in grado di fare la differenza.

Doveva essere una serata dura per il Napoli e così è stato. Nonostante la spinta di un San Paolo pieno, proprio come nelle grandi occasioni. Una città intera sognava il controsorpasso alla Juve, dopo il pareggio dei bianconeri a Bologna. Ma vatti a fidare del ‘Diavolo’! Il Milan prova ad essere attento e compatto. Magari senza essere troppo propositivi ma cercando di mettere in difficoltà il Napoli proprio come avevano fatto Juventus e Villareal nelle ultime partite, con una squadra corte ed una difesa pronta ad aggredire. Gli azzurri vanno a sprazzi, si accendono ad intermittenza ma quando lo fanno sono spesso pericolosi. Sfruttano la prima deviazione per andare in vantaggio, poi vengono ingannati dalla seconda. Proprio quando i ragazzi di Sarri sembravano essersi scrollati di dosso le paure grazie al gol del vantaggio.

Poi il gol di Bonaventura, il Milan che torna quello di inizio gara ed un Napoli che gira palla, ci prova in tutti i modi senza fortuna. Ne basterebbe un pizzico a Mertens per segnare un gol decisivo, che non arriva per centimetri. Non è una deviazione, ma sempre di dettagli si parla. Quelli che distinguono un palo clamoroso da un gol, quello che impediscono al belga di diventare protagonista di questo Monday night dello stadio San Paolo. Quello che manca è invece il cinismo a Niang, che spaventa Napoli con una lunga fuga chiusa con un brutto tiro. Poi l’assalto finale degli azzurri, la paura del Milan e l’occasione sbagliata da El Kaddouri. Finisce 1-1. Operazione controsorpasso fallita dagli azzurri. La Juventus resta un punto avanti, in un campionato dove ogni particolare può fare la differenza. Anche una piccola deviazione…

Mario Lubrano

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