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Quarto posto e miglior avvio nell’era tre punti: il Bologna di Thiago Motta sogna

Il Bologna è, al momento, la grande rivelazione della stagione. Un cammino sontuoso, nel segno del condottiero Thiago Motta, che ora non si nasconde e punta l’Europa. “I tifosi hanno il diritto di sognare, noi pensiamo ad allenarci”, ma anche la squadra, dopo le vittoria contro Roma e Atalanta, non vuole di certo fermarsi qui.

 

Bologna, miglior avvio nell’era dei tre punti

Sognare, dicevamo. Ma con i numeri dalla propria parte è davvero facile farlo. Sono trentuno i punti conquistati in diciasette partite. Il Bologna si è ripreso, di forza, il quarto posto. E lo ha fatto battendo una delle squadre più arcigne del campionato, la Roma di José Mourinho e pochi giorni dopo anche l’Atalanta. In mezzo anche la vittoria in Coppa Italia contro l’Inter. Così, per non farsi mancare nulla.

Una vera e propria prova di forza per la squadra di Thiago Motta, sempre più nella storia. Nell’era dei tre punti, infatti, è il miglior avvio di stagione dei rossoblù

 

Numeri e risultati. Il Bologna è anche l’ammazzagrandi del campionato. Dopo aver perso la prima gara della stagione contro il Milan, Joshua Zirkzee e compagni non si sono più fermati. Pari contro Juventus, Napoli e Inter, battute Lazio e Roma. Il Bologna si sta confermando grande tra le grandi.

Personalità e idee ovunque, senza timore reverenziale dell’avversario ma con umiltà e consapevolezza nei propri mezzi. Con Thiago Motta sono tutti protagonisti. Dalla stellina Zirkzee a chi, come Ravaglia, è stato scelto per la sfida contro la Roma. Poi risultando decisivo e uno dei migliori in campo.

La dedica a Mihajlovic e il sogno Europa

Spinge sempre il Dall’Ara. Lo ha fatto ancora più forte contro la Roma. I tifosi rossoblù, infatti, hanno ricordato Sinisa Mihajlovic, venuto a mancare un anno fa. Oggi c’era un qualcosa di speciale anche per Sinisa, questa vittoria è per lui. Sono sicuro che ci stava guardando e dando una mano”, ha ammesso Thiago Motta. Il legame è forte, l’allenatore serbo è (sempre) nei pensieri. E avrà sorriso anche lui, forse, vedendo questo inizio di stagione.

Ora fermarsi qui è impensabile. Il Bologna vuole tornare a giocare in Europa dopo oltre trent’anni. E vuole farlo grazie a un gioco travolgente, nel segno dell’umiltà ambiziosa che contraddistingue Thiago Motta e società. E sognare, a modo loro.

Pietro Agoglia

Ho lasciato il calcio giocato una domenica piovosa in un campo fangoso. Ma il richiamo era troppo forte: ho sostituito gli scarpini con la penna, una divisa con il computer e ora cerco di raccontarlo. Laureato, ma niente di serio. Quasi giornalista, la fumata bianca è vicina, ma mancano da definire i dettagli finali.

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