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Bologna, Mihajlović: “Critiche a Saputo? Io preferisco presidenti come lui”

Siniša Mihajlović e il suo Bologna vogliono rifarsi dopo la pesante sconfitta esterna, subito contro la Lazio all’Olimpico. L’occasione del riscatto potrebbe arrivare domani nel posticipo della ventiseiesima giornata contro lo Spezia al Dall’Ara. Appuntamento da non fallire per avvicinare sempre di più il principale obiettivo della stagione rossoblù: la salvezza.

 

 

“Siamo a cinque punti dalla conquista della salvezza”

L’allenatore serbo ha provato a dare delle spiegazioni inerenti al momento difficile che il Bologna sta attraversando. I risultati non stanno arrivando, ma c’è la consapevolezza che il traguardo della salvezza è ormai vicino: “Io cerco sempre di soffermarmi sul buono che c’è. E, analizzandolo, dico che siamo a cinque punti di distacco dalla salvezza, con una partita da recuperare. Ma, per avvicinare l’obiettivo, dobbiamo iniziare a otteneren punti, a cominciare da domani. Ottenere il nostro obiettivo equivale a scalare una montagna. Ci sono alti e bassi; ma dobbiamo essere in grado di mantenere un equilibrio, mostrandoci sempre fiduciosi“.

 

Fatta questa premessa, Mihajlović analizza il periodo positivo che sta vivendo lo Spezia, che sta avendo un rendimento da Europa League: “Con i risultati che sta portando a casa in questo girone di ritorno, lo Spezia è una squadra da Europa League; noi, comunque, abbiamo lavorato bene, stiamo meglio e dobbiamo approcciare questa gara con grande tranquillità“.

Guai a criticare un presidente come Saputo

La conferenza stampa di Mihajlović verte, quindi, sull’assenza del presidente del Bologna, Joe Saputo. L’attaggiamento è stato molto criticato dall’opinione pubblica, che, secondo il serbo, ha esagerato: “Putroppo non va mai bene niente. Se ti sono vicini fanno male, se mancano non va bene. Io preferisco presidenti come Saputo. Ogni volta che ascolto critiche su di lui, mi dispiace perché non è semoplice trovare dei presidenti così. Si è sempre comportato in manier signorile con noi. Dobbiamo ringraziarlo, e, conoscendo quanto lui tenga a questa piazza, dobbiamo dare di più”.

 

Quindi, conclude sottolineando che tipo di rapporto c’è tra la proprietà e la squadra:Il nostro rapporto con lui è un po’ come quello tra un padre e un figlio: non conta la quantità, ma la qualità del tempo trascorso insieme. Lui vive dall’altra parte del mondo, sappiamo che tornare è complicato. Noi, però, vogliamo renderlo orgoglioso di noi. Non ci siamo sentiti ultimamente, ma questo è successo anche quando le cose andavano bene

Redazione

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