Tornare in campo per voltare pagina: "E per non massacrarci su un qualcosa che ormai è andato e che non si può più rigiocare". Così Maurizio Sarri si appresta a riprendere il discorso Serie A. La sua Juventus scenderà in campo lunedì alle 21:45 contro il Bologna, con l'obiettivo di confermare il primo posto in classifica e di dimenticare la sconfitta con il Napoli in finale di Coppa Italia: "Perdere un trofeo è sempre un qualcosa di pesante, che ti leva gioie e ti dà amarezza – ha continuato l'allenatore bianconero – ho chiesto ai ragazzi di non farsi influenzare da niente. Purtroppo siamo in un post preparazione con tutte le difficoltà che ne consegue. Speriamo di migliorare velocemente nei prosismi 10 giorni a livello fisico e mentale".
Zero gol fatti fra Milan e Napoli. L'attacco della Juve fatica, con questo anche Cristiano Ronaldo: "Abbiamo parlato a lungo – ha spiegato Sarri – lo abbiamo fatto prima della gara con il Milan, prima del Napoli e poi anche ieri. La sua posizione? Ha fatto oltre 700 gol partendo defilato e questa è la sua preferenza, Non deve perdere fiducia, perché fra massimo una settimana tornerà il giocatore fantastico di sempre. Il suo è solo un problema di fisico, che per forza di cose non è al massimo".
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In difficoltà anche Pjanic, al centro del mercato. Ma con l'allenatore nessun litigio: "Questa è una bufala – ribadisce Sarri – Con lui parlo molto, è uno di quelli con cui ho più contatti e confronto dialettico. In queste due partite ha fatto come i compagni, si è espresso a fasi alterne. Ma questo l'ho visto da parte di tutta la squadra. Per domani vediamo come starà e poi decideremo se schierarlo o meno. Khedira è fuori, Ramsey ha fatto solo due o tre allenamenti. Non abbiamo molte alternative".
Resta da risolvere il problema dei gol segnati, con la Juventus che non ne ha ancora realizzato uno da quando è tornata in campo: "E' un problema di brillantezza generale. Produciamo mole di gioco ma non riusciamo ad essere pericolosi. Bisogna migliorare la qualità, segnare sarà una logica conseguenza. Non posso immaginare che il problema possa continuare ad esserci vedendo i giocatori che abbiamo".
Con il Bologna sarà tridente ancora una volta? "Devo valutare la reazione dal punto di vista fisico, vedremo le risposte dei singoli prima di fare delle scelte definitive. Non abbiamo tantissime soluzioni alternative come attaccanti puri, ma soprattutto come esterni". Al Dall'Ara non sarà semplice: "Il Bologna è una formazione che sta facendo molto bene, sta giocando un buon calcio ed è pericolosa sia quando attacca sia quando gioca di ripartenza". Vietato sbagliare però, perché Lazio e Inter sono lì, pronte ad approfittarne: "I nerazzurri devono recuperare anche una partita e quindi possono tormare molto sotto. Sono curioso di vedere le prime tre o quattro gare, che saranno a rischio per tutti. Possono venire fuori delle sorprese".
Infine chiosa sulle condizioni di Higuain, fermo ai box: "Fino a ieri si è allenato a parte, non so se il medico ce lo mette a disposizione ma non penso. Si tratta di un infortunio occorso su una vecchia cicatrice, non è un problema di grande entità ma è andato a inserirsi in momento in cui il ragazzo doveva lavorare. Più che un infortunio è un risentimento, ma va fatto guarire del tutto".
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