Torna in campo la Serie A dopo la sosta per le Nazionali. L’ottava giornata di campionato si aprirà alle ore 15:00 di sabato 18 ottobre con la sfida tra Genoa e Bologna. Nella conferenza stampa della vigilia Vincenzo Italiano ha presentato il match.
Italano ha aperto la conferenza annunciando l’assenza di quattro giocatori: “Purtroppo è così, mi dispiace perchè si parla sempre che durante le soste si può lavorare bene, poi quando arrivano i nazionali tornano con qualche minuto nelle gambe, però a questo giro perdiamo Aebischer, Ndoye, Iling e Erlic. Lucumi è tornato oggi e ha lavorato a parte. Lavoriamo una partita alla volta, ci faremo trovare pronti, ma sono molto dispiaciuto per questa situazione con i rientri dei nazionali, avremo tanti impegni nei prossimi venti giorni, non mi fa piacere. Aebischer ha un problema all’adduttore, Ndoye un carico di fatica, Erlic una lesione, Iling simil Pobega al collaterale, sono fastidi che poi ci vuole del tempo perchè vadano via. Dobbiamo iniziare ad attingere energie e prestazione da alcuni ragazzi che hanno dato meno e avuto poco spazio, serviva aspettarli”.
Italiano ha parlato anche della sosta per le nazionali appena conlusa: “I ragazzi convocati non vedono l’ora di giocare con le rispettive nazionali e di questo sono contento, hanno un grande spirito. Nel momento in cui però, forse per la poca voglia di star fuori e di comunicare le condizioni, perchè convinti che anche se non al 100% possono performare, allora alle volte si va oltre. Perchè sono partite ravvicinate, quando si va in nazionale si fa fatica a lavorare in maniera intensa e facendo 180′ in 3 giorni i giocatori tornano stanchi e sovraccaricati, quindi noi non li rischiamo e di questo parlo quando dico della situazione “gratuita” dei non disponibili“.
Poi, sulla possibile coesistenza in campo di Castro e Dallinga: “Per me sono tutte e due prime punte, nel forzare la partita a gara in corso possono giocare insieme, ma sono due prime punte, due attaccanti”.
Infine, sul rapporto con l’allenatore del Genoa, Alberto Gilardino: “Abbiamo fatto 2000/2001 e 2001/2002, lui era giovane io ero un vecchio, arrivava da Piacenza, si è dimostrato poi un attaccante di grande livello, lo sappiamo tutti. Ci siamo salvati per due anni. Ho bei ricordi di Gila, lo saluterò molto volentieri. Domani si affrontano due squadre che devono far punti, vedremo chi sarà più affamato dell’altro, a Marassi bisognerà intanto pareggiare questa voglia di far punti, poi chi sarà più bravo vincerà la partita, ma dovremo avere la stessa loro fame”.
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