Lo striscione del traguardo è sempre più vicino, per l’Inter di Antonio Conte. I nerazzurri allungano ancora sulle inseguitrici dopo il successo sul Bologna, in attesa di recuperare la partita col Sassuolo. L’allenatore però cerca di tenere a freno l’euforia. “Non può esserci ancora l'abbraccio scudetto, perché lo dobbiamo ancora conquistare sul campo. L'aritmetica ce lo assegna e ne dobbiamo fare ancora dieci. La strada è lunga e la Serie A è difficile, ogni partita dobbiamo cercare di ottenere la vittoria. Chiaramente andando avanti vediamo qualcosa avvicinarsi, sta a noi continuare a fare questo percorso meritando il primo posto, e penso che lo stiamo facendo. Si è creato qualcosa di bello tra me, lo staff e i calciatori. Sono una persona coerente, che non guarda il più piccolo o il più grande, loro sanno che c'è sempre una scelta per fare il meglio della squadra e c'è il massimo rispetto tra noi. Si è creata una simbiosi da portare fino alla fine, in un'annata non facile. Sono convinto che quest'anno siamo più pronti” ha spiegato Conte a Sky Sport al termine della gara.
“Sono stato chiamato all'Inter per cercare di cambiare un po' la storia degli ultimi anni. L'obiettivo era di riuscire a vincere in tre anni o quantomeno a costruire qualcosa di credibile e che desse orgoglio. Alcune cose sono cambiate dall'inizio ma siamo stati e dobbiamo continuare ad essere bravi e concentrati. Dobbiamo pensare ad incidere sul presente col lavoro e così stiamo facendo. Poi quello che succede all'esterno, ci interessa perché è giusto che sia così, ma al tempo stesso non possiamo influire su nulla”.
“Ranocchia non ha giocato tantissimo, ma quando l'ho chiamato è sempre stato pronto. È merito suo e dello staff, alleniamo i calciatori come se tutti dovessero giocare e sanno bene cosa devono fare. Hanno una buonissima condizione fisica e io do fiducia. De Vrij si era allenato poco, non avessi avuto fiducia in Ranocchia avrei fatto giocare Stefan. Invece mi fido di tutti e glielo dimostro”.
“Man mano che ci si avvicina alla fine, ogni vittoria diventa pesante. Vincere su un campo come quello del Bologna, contro una squadra che fa giocare senza serenità, è stato un grande passo in avanti. I rossoblù sono un'ottima squadra, con un allenatore molto bravo. È stata una giornata lunghissima per noi, ho guardato la partita del Milan, poi Sassuolo–Roma, ma non sono riuscito a vedere il derby. Giocare dopo tutti sicuramente non era semplice. Complimenti alla squadra, perché dopo le nazionali è dura ma sono stati bravi a metterci tutta l'attenzione e lo spirito giusto. Questo successo deve essere suggellato dalla partita di mercoledì”.
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