Ciro Immobile si presenta al Bologna: le prime parole dell’attaccante italiano arrivate nella conferenza stampa di presentazione
Tra i colpi più importanti di questa sessione di calciomercato c’è l’arrivo di Ciro Immobile al Bologna.
L’attaccante italiano è tornato così in Serie A, campionato in cui è ottavo nella classifica dei marcatori di tutti i tempi. Sono state infatti 201 le reti segnate dall’ex Lazio in 350 presenze totali tra Genoa, Torino e Lazio.
Intanto sono arrivate le prime parole nella conferenza stampa di presentazione al Bologna: così ha parlato Ciro Immobile.
Il primo a prendere parola è Fenucci: “Ciro era un giocatore a cui abbiamo pensato subito in vista di una stagione che sarà piena di impegni. Bologna è una città che ha fatto bene a giocatori con un passato simile a quello di Ciro“.
L’attaccante italiano ha esordito spiegando la scelta di arrivare a Bologna: “Mi sento ancora stimolato per il campionato italiano, avevo bisogno di nuovi stimoli. Quando ho ricevuto questa offerta non ho dovuto pensarci troppo, ho visto come ha giocato negli ultimi anni e mi è bastato. Porto tanta esperienza e spero di aiutare la squadra e il mister“. Continua poi: “Cosa intendo per nuovi stimoli? Mi mancavano piccoli aspetti come i tifosi che mi caricavano prima delle partite“. E il confronto con la Turchia: “Non ho perso stimoli, è una ricerca di stimoli diversi. Ho pur sempre fatto 20 gol, non proprio un disastro, nonostante un infortunio che mi ha dato problemi. Non riuscire a comunicare bene in alcune situazioni non mi ha certamente aiutato“.
“Io penso che Castro e Dallinga siano forti e giovani, non penso che devono avere ulteriori pressioni con il mio arrivo. Io ho la fortuna di seguire il loro entusiasmo, così come loro possono imparare da me altre cose come la mia voglia di fare nonostante l’età“, ha proseguito.
E poi alcune chiamate: “Se ho sentito Italiano e Bernardeschi? Federico l’ho sentito solo per l’anniversario dell’Europeo. Con il mister ci siamo detti le nostre preoccupazioni a vicenda, lui mi ha messo nelle condizioni di scegliere. Visto da fuori il Bologna mi è sembrata una squadra con un spirito del gruppo molto forte, sono dettagli che ti fanno fare punti in più“.
Sulla prossima stagione commenta: “Il campionato italiano ha raggiunto molto equilibrio in determinate zone della classifica, il Bologna era a due punti dalla Champions poi è finito nono, questo è un piccolo esempio. Quest’anno sarà diverso, sono cambiati più di dieci allenatori. Mi aspetto un campionato impegnativo, come l’Europa League. Sarei un bugiardo se dicessi di no, proveremo ad arrivare fino in fondo“.
Sul possibile nuovo titolo da capocannoniere spiega: “Fantacalcio? Questa è una cosa che non mi era mancata un Turchia (ride, ndr). Nessuno ha mai vinto cinque volte la classifica marcatori e sarebbe un sogno, poi starà a me e alla squadra arrivare a questi obiettivi. Sono sogni che vanno coltivati con la giusta mentalità“.
Sull’obiettivo Mondiale Immobile poi ha commentato: “Lo storico del Bologna per gli attaccanti azzurri è importante come ha detto il direttore. In passato ho fatto di tutto per scalare le classifiche, non voglio essere come loro ma sto cercando di ripetere almeno i loro passi. Giocare i Mondiali per me sarebbe la realizzazione di una grande stagione con il Bologna in ogni singolo aspetto quotidiano“.
Sulla possibile chiamata in Azzurro spiega: “Gattuso non mi ha chiamato, ma tutto passa da quello che farò nel campo. Se ho chiamato qualcuno prima di scegliere il Bologna? A differenza di Baggio e Signori a me sono bastate le partite che ho visto e qualche chiamata con il direttore e l’allenatore“.
E poi un pensiero alla Lazio che affronterà da avversario: “Sarà strano, è stato un bel capitolo della mia vita e sarò sempre legato a quel club. Obiettivi personale? Cercherò di mettere tutto me stesso e di aiutare la squadra per far tanti risultati positivi di fila. Obiettivi di squadra? Abbiamo quattro competizioni, e ho già detto alla squadra che l’Europa League è diversa dalla Champions, ti leva più energie, giocando di giovedì. Dobbiamo arrivare in primavera in una buona condizione“.
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