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Ritardo di 50′ in Bochum-Eintracht Francoforte a causa dei tifosi ospiti: cos’è successo

Iniziata in ritardo Bochum-Eintracht Francoforte per problemi nel settore ospite: cos’è accaduto

Era tutto pronto a cominciare con i giocatori già in campo, poi il fischio d’inizio di Bochum-Eintracht Francoforte, inizialmente previsto per le 15:30, è stato rimandato.

Il problema riguarda il settore ospiti del “Vonovia Ruhrstadion“. Secondo quanto filtra infatti, nella zona riservata ai tifosi dell’Eintracht, il cancello di emergenza è coperto da striscioni e quindi bloccato. Poiché i tifosi del Francoforte, poi, non hanno rimosso i loro striscioni, l’arbitro del match Felix Zwayer ha rimandato le squadre negli spogliatoi.

Una situazione non nuova da queste parti. Già contro lo Stoccarda e il Borussia Mönchengladbach, infatti, si erano verificate interruzioni di partita a causa di episodi simili.

Finché le vie di fuga non sono sgombre, i vigili del fuoco non possono dare il via libera alla partita. Proprio per questo lo speaker dello stadio ha comunicato il problema allo stadio, trovando per un riscontro negativo da parte dei tifosi.

Cosa è successo tra Bochum e Eintracht Francoforte

Dopo oltre mezz’ora e grazie anche all’intervento di Markus Krösche, qualcosa finalmente accade. Nella curva di Francoforte, i tifosi hanno iniziato a rimuovere gli striscioni. La sensazione è che sia stata ‘minacciata’ una sospensione della partita e che questa ‘minaccia’ abbia avuto effetto.

Pallone della Serie A -Credits: Andrea Rosito

Alle 16:13, quindi con circa 45 minuti di ritardo, i giocatori sono poi tornati in campo tra i fischi. Ovviamente, con la necessità di riscaldarsi di nuovo. Nel frattempo, nel settore ospiti di Francoforte è stato effettuato un test di sicurezza e funzionalità. Superato questo test, la partita può finalmente iniziare.

Nonostante ciò, però, i tifosi dell’Eintracht sono parsi molto insoddisfatti di questa situazione e alcuni hanno lasciato prematuramente la curva. Alla fine, quindi, una volta risolto il problema la partita è iniziata alle 16:20.

Simone Bianchi

Classe 2002, nato nel Varesotto. Cresciuto tra un record del mondo di Michael Phelps e un tackle difensivo di Vidić. Qualche soddisfazione tolta nel nuoto, meno nel calcio. Per riassumerla in breve, come dice Ligabue: “Nato senza i piedi buoni”. Ora inseguo quel sogno, diventato obiettivo, di raccontare lo sport a tutto tondo, per trasmettere quelle emozioni che mi hanno cresciuto fin da bambino.

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