Adelante, Boca. E poco importa se il momento è difficile e la Bombonera rumoreggia: a Buenos Aires, sponda xeneize, è tornato Guillermo Barros Schelotto. Ne è passato di tempo da quando il Mellizo spingeva sulla fascia e pennellava cross al bacio sulla testa di Martin Palermo, tant’è che oggi tutti e due si ritrovano a fare gli allenatori.
E Schelotto, sulla panchina del Boca Juniors, ci torna con un solo obiettivo: “Voglio dare il massimo per portare il Boca più in alto possibile – ha dichiarato Schelotto nella conferenza stampa di presentazione -. Voglio ringraziare Angelici e tutta la dirigenza, ma anche Arruabarrena e Schiavi. Per me è importante tornare in un club dove ho vinto tanto. L’unico pensiero che ho avuto quando mi ha chiamato il presidente è stato come preparare la partita contro il Racing. Nessuno avrebbe immaginato un cambio in panchina un anno dopo aver vinto il campionato, ma il calcio è questo”. A lui e al gemello Gustavo, che hanno firmato un contratto da diciotto mesi proprio davanti alle telecamere, il compito di rivitalizzare un Boca Juniors in crisi e un Carlos Tevez poco ispirato. Ma anche per l’Apache la parola d’ordine è una sola: “Deve giocare adelante. Da nove o da mezza punta. Sempre adelante”.
Una nuova avventura dunque dopo la parentesi al Palermo, dove per problemi regolamentari non ha potuto ricoprire ufficialmente il ruolo di allenatore.
Benedetto Giardina
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