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FOTO | Tifoso speciale per il Bari: a Bisceglie c’è Protti in tribuna

Lo ha detto più volte nel corso degli anni: "Per me Bari vale il Real Madrid". Così Igor Protti non ci ha pensato due volte, di ritorno in Puglia per un evento che l'ha visto protagonista nel castello di Cellamare (Bari) per una raccolta di maglie storiche del club, a indossare la sciarpa biancorossa e sedere sugli spalti dello stadio Ventura di Bisceglie per assistere alla partita giocata dalla squadra allenata da Vincenzo Vivarini contro il Bisceglie.

Un derby inedito – mai prima di oggi era stato giocato con i tre punti in palio – per una veste inedita. Risultato? Un pellegrinaggio laico verso la postazione di Protti, avviato al fischio d'inizio e proseguito per tutta la partita: c'è chi chiede un selfie, chi un autografo, chi gli mostra sue foto da bambino con la 10 del Bari e il suo nome, chi ancora gli offre un dolce. E verso la fine del primo tempo, con il Bari avanti di due reti per la doppietta di Antenucci, sugli spalti si è sollevato il coro che ha accompagnato dal 1992 al 1996 al San Nicola: "Olè, olè, olè, olè, Igor, Igor". Lui ha risposto applaudendo ed emozionandosi: "Un calore meraviglioso – l'ammissione dell'ex attaccante, ds del Livorno fino alla scorsa estate – Bari è una piazza fantastica, con una tifoseria straordinaria e una storia importantissima". Parola di chi ha vinto la C da calciatore e da dirigente: "L'entusiasmo è fondamentale e Bari ne ha da vendere" spiega lo Zar con il sorriso. E con un sogno: "Nessuno mi toglie dalla testa che Bari possa arrivare in quelle coppe europee che attendiamo da sempre. Oggi può sembrare assurdo, ma io sono un sognatore per indole".

Parola di chi condivide con Dario Hübner il traguardo di unico giocatore capace di essere capocannoniere in Serie A, Serie B e Serie C1, nonché l'unico nella storia della Serie A la cui squadra (il Bari) sia poi retrocessa. Ha conquistato la scena nel pomeriggio del Ventura, nel quale si è esaltato Antenucci, autore di una doppietta nel primo tempo. Un grande attaccante che risponde alla presenza di un maestro sugli spalti: "Mirco è un grande attaccante, farà la differenza". Parola dello Zar, parola di Igor Protti. Tifoso speciale in un pomeriggio speciale per il Bari.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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