Se il City Football Group ha deciso di puntare su Riccardo Bigon, un motivo c’è. Da Napoli a Bologna, il direttore sportivo italiano ha sempre lasciato il segno con mercati oculati, giocatori importanti che hanno reso sul campo e fuori: scovati da realtà meno conosciute, molti sono stati salutati dopo l’esplosione, regalando grandi plusvalenze ai club. Un lavoro che ora sarà chiamato a fare al fianco di Brian Marwood per uno dei gruppi più influenti del calcio mondiale.
Arriva in punta di piedi a Napoli, Riccardo Bigon. Arriva nel 2009, in un momento delicato della proprietà di De Laurentiis. Il ritorno in Serie A dopo diversi anni in categorie inferiori è diventato realtà nel 2007: ora, è il momento di crescere e tornare tra le grandi. Ci riuscirà sotto la guida di Walter Mazzarri, a lungo allenatore legato a Bigon, con cui ha lavorato anche alla Reggina.
Se le basi erano già promettenti, il tassello decisivo per tornare a vivere le notti europee arriva da Palermo. Uruguayano, 23 anni compiuti da poco: Edinson Cavani sbarca a Napoli nel 2010 e prende subito per mano il club e lo riporta in Champions. El Matador se ne andrà dopo 138 e 104 gol in azzurro, portando in dote più di 60 milioni di euro. Soldi che Bigon investirà in quelli che diventeranno i pilastri del Napoli del futuro.
Mertens, Callejon, Reina, Albiol, Ghoulam, Koulibaly, Jorginho: tutti arrivati tra 2013 e 2014 e diventati simboli delle squadre di Benitez prima e Sarri poi. Insieme a loro, arriva anche Gonzalo Higuain, che a Napoli batterà il record di gol in campionato per poi salutare: i 40 milioni investiti per acquistarlo diventano 90, quelli che la Juve verserà per averlo nel 2016.
Dopo una breve esperienza al Verona, è a Bologna che Bigon riprende la propria carriera. Il primo colpo è Simone Verdi, che partirà poi proprio in direzione Napoli qualche anno dopo, consentendo al club di realizzare un’importante plusvalenza. Poi, nel 2018/2019 arrivano Orsolini e Svanberg, titolarissimo nelle ultimi stagioni per il Bologna prima di partire in direzione Bundsliga.
Se in azzurro i mercati più importanti sono arrivati tra 2013 e 2014, al Bologna è tra 2019 e 2020 che Bigon dà il meglio di sé. Con la collaborazione di Walter Sabatini (in rossoblù tra 2019 e 2021), i colpi non mancano, su tutti Takehiro Tomyiasu a Aaron Hickey, che presto hanno attirato l’interesse della Premier League. L’ultimo grande colpo si chiama Arthur Theate, arrivato nel 2021 e partito un anno dopo per poco meno di 20 milioni di euro.
Insomma, di talenti, Bigon, se ne intende. E conosce bene il mercato. Lo ha dimostrato più e più volte, da Napoli a Bologna. Tanto da convincere il City Group a puntare su di lui per aiutare a crescere le dodici realtà che compongono la galassia azzurra.
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