Il sogno, il tumore e l’aiuto di Bonucci: la storia di Berkin Arslanogullari

Immaginate di essere a un passo dal vostro sogno, a un gradino da ciò che avete sempre desiderato nella vostra vita. Poi arriva il buio, il vuoto. Un giorno prima stai facendo tutto ciò che più ami e il giorno dopo hai un tumore, devi operarti e dovrai subire l’amputazione di una gamba. È ciò che è successo a Berkin Arslanogullari, portiere delle giovanili dell’Union Berlino a cui è stato diagnosticato un cancro alle ossa. 

 

Dal sogno al tumore: la storia di Arslanogullari

Dal sogno sul campo, al tumore e all’amputazione della gamba. L’aiuto e la solidarietà al giovanissimo portiere dopo la notizia del cancro sono stati ammirevoli. L’Union Berlino aveva fatto – infatti – un comunicato per divulgare il più possibile la brutta notizia per Arslanogullari: “Lui e la famiglia devono affrontare una nuova, scoraggiante sfida. Berkin ha bisogno di cure e sostegno e i suoi genitori non possono più andare a lavorare. Inoltre, l’attuale appartamento nel quale vive non è accessibile ai disabili per le numerose scale e barriere. Per iniziare una nuova vita è necessario un nuovo alloggio. O anche dei lavori di ristrutturazione. Tutte queste cose, e l’imminente riabilitazione, hanno dei costi elevati”.

Per questo motivo è arrivato il lancio di una campagna crowdfunding per aiutare la famiglia del giovane portiere tedesco: “Berkin e la sua famiglia hanno bisogno di aiuto. È stata lanciata una campagna di crowdfunding per alleviare parte dell’onere finanziario e dare a Berkin le migliori possibilità per un futuro pieno di speranza”.

 

Tra i donatori anche Leonardo Bonucci – che ha giocato come Arslanogullari all’Union Berlino prima del passaggio al Fenerbahce. L’ex giocatore della Juventus ha donato 10.000 euro per lo sfortunato portiere tedesco che ha dovuto iniziare letteralmente una nuova vita.

La nuova vita

Una carriera iniziata nei professionisti nel 2020 con l’Union Berlino per Arslanogullari, a 15 anni. Poi il passaggio all’U17 nel 2022, sempre nel club tedesco. Nel 2024 poi l’inizio con l’under 19 e l’incubo peggiore: la notizia del tumore alle ossa che lo ha portato a smettere di giocare a causa dell’amputazione della gamba sinistra.

 

Dal sogno della Bundesliga fino a quello della Nazionale tedesca, a un letto d’ospedale dove i pensieri si sono trasformati. Pensi a se sopravvivrai e come lo farai senza una gamba, quando fino a qualche mese prima il tuo focus erano l’allenamento quotidiano per lo sport che hai praticato da tutta una vita: il calcio.

Ora un nuovo (difficile) inizio per il giovanissimo portiere tedesco che sui social ha ringraziato tutti per la vicinanza, non nascondendo però il dolore e il momento complicato che sta vivendo e che – forse – il tempo riuscirà a fargli alleviare: “Ho avuto difficoltà a mettere insieme pensieri e sentimenti in queste ultime settimane. E non so se riuscirò a riassumerli bene in questo post. In un momento difficile, sono estremamente grato per l’indescrivibile aiuto che ho ricevuto da tante persone che conosco ma anche da tantissime che non ho mai incontrato di persona. Un grande ringraziamento va all’Union Berlino che, come tutti gli anni prima, continua ad accompagnarmi nel mio viaggio e ha reso possibile tutto questo. Il trattamento proseguirà ancora per qualche mese. Il mio lavoro ora è rimettermi in salute e sfruttare al meglio la mia situazione. Quando sarò di nuovo abbastanza in forma, spero davvero di poter essere lì per gli altri che hanno bisogno di aiuto. Proprio come è stato fatto per me”.

Giulio Adamo

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