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Bergomi: “Inter? Pioli la scelta più saggia e la zona Champions non è un miraggio”

Inter a Stefano Pioli: scelta giusta? Giuseppe Bergomi, capitano e bandiera dei nerazzurri negli anni ’80 e ’90, approva la decisione e promuove a pieni voti il tecnico parmense:

“La scelta di Stefano Pioli da parte dell’Inter per sostituire Frank De Boer mi sembra la più saggia” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello sport “Stefano è un allenatore preparato ed è cresciuto molto nel corso degli anni. Conosciamo tutti la trafila che ha fatto e che lo ha portato dalle categorie inferiori fino al terzo posto con la Lazio e al preliminare di Champions League. All’Inter serve un allenatore con le sue caratteristiche, che conosca la Serie A e che sia in grado di elevare il rendimento dei giocatori, il cui livello è senza dubbio superiore rispetto a quanto visto finora in campo”.

Consigli di tattica e formazione: “Pioli dovrà convincere i due centrali Murillo e Miranda a giocare più alto, come faceva la sua Lazio. Per gli esterni, invece, credo che Nagatomo e D’Ambrosio siano i più affidabili. A centrocampo Pioli avrà a disposizione giocatori adatti per entrambi i sistemi di gioco che predilige. Potrà decidere di fare il 4­-3-­3 con un centrocampista centrale e due interni oppure il 4-­2-­3-­1 con due centrocampisti centrali e i tre trequartisti dietro la punta. Penso che l’unico giocatore che non ha grandi alternative nella rosa sia Medel, per il resto avrà a disposizione molte altre soluzioni. Dovrà studiare bene le posizioni in campo a partire da quella di Joao Mario, che nel Portogallo gioca come uno dei trequartisti dietro la punta centrale. Per l’attacco, ovviamente, la sua Inter partirà da Icardi.

Obiettivo? Non può che essere la qualificazione ai preliminari di Champions, magari puntando su due esterni di altissimo livello come Candreva e Perisic: “Con il croato dovrà lavorare sull’aspetto della continuità, mentre di Candreva, che conosce benissimo, saprà come sfruttare al meglio le caratteristiche, sia nei cross, sia nel pressing e nel tiro da fuori. Riguardo l’aspetto psicologico e delle motivazioni, Stefano dovrà entrare nella testa dei suoi ragazzi. Sarà importante infilare una striscia positiva per invertire la tendenza e dare entusiasmo. L’obiettivo? Il campionato è lunghissimo, quindi c’è tempo per recuperare e la zona Champions non è un miraggio”.

Redazione

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