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La settimana da incubo del Bayern fra polemiche, tacchettate e la sconfitta con l’Augsburg

Una sconfitta a dir poco imprevedibile, in casa della terz’ultima in classifica, l’Augsburg. Il gol del solito Robert Lewandowski non è stato sufficiente a cancellare una settimana davvero tormentata in Baviera, su parecchi fronti. 

Una sosta indigesta

Tutto è cominciato giovedì scorso, durante la sosta, quando Leon Goretzka è stato colpito da una tacchettata al volto all’inizio del match della nazionale tedesca contro il Liechtenstein: un intervento pericolosissimo che sarebbe potuto costare molto caro al centrocampista bavarese. Poi, lunedì, la vittoria dell’Inghilterra contro San Marino ha costretto la Polonia di Lewandowski agli spareggi per l’accesso al Mondiale. Non solo: la sconfitta contro l’Ungheria colloca la Polonia nella parte “destra” del sorteggio, quella delle non teste di serie

La polemica per i non vaccinati

La settimana è proseguita con il “piatto forte”: le polemiche attorno alla vicenda dei calciatori non vaccinati, Musiala, Kimmich, Choupo-Moting e Gnabry, costretti a dormire in un hotel diverso da quello dei compagni, riservato a chi è vaccinato o guarito dal Covid. In più, Joshua Kimmich ha dovuto rinunciare al match contro l’Augsburg per via di contatti stretti con un positivo che lo hanno obbligato all’isolamento fiduciario. Peraltro, qualche giorno fa erano arrivate anche le durissime parole della leggenda Paul Breitner, che riferendosi a Kimmich aveva detto: “Non lo farei nemmeno allenare con la squadra, piuttosto lo manderei da solo fra le montagne”

La sconfitta di oggi

Non bastasse tutto ciò, la difficile situazione epidemiologica in cui versa la regione della Baviera probabilmente obbligherà il Bayern a giocare la prestigiosa partita di Champions contro il Barcellona, in programma all’Allianz Arena mercoledì 8 dicembre, a porte chiuse. Oggi, alle difficoltà extra-campo si è aggiunta una sconfitta difficile da digerire: ad Augusta è terminata 2-1 per i padroni di casa (gol di Pedersen, Hahn e Lewandowski), che così riacciuffano momentaneamente il quart’ultimo posto. Per il Bayern non resta che rifarsi in Champions nella sfida di questo martedì alla Dinamo Kiev

 

Andrea Monforte

Classe 2000, monzese (d’adozione), studio Lettere a Milano. Un’indomita ed ereditaria passione per lo sport (calcio, ovviamente, ma anche ciclismo), declinata in “narrazione” tecnica e sentimentale: la critica della complessità come antidoto alla semplificazione. La vaghezza del ricordo personale ha reso l’azzurro del cielo di Berlino 2006 un’indelebile traccia mitologica. Sono nato lo stesso giorno di Ryan Giggs e di Manuel Lazzari, ma resto umile.

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