Altra partita, stesso copione. Il Bayern c’è e si vede, anche dopo una lunga settimana come quella appena terminata. Le scorie dello Juventus Stadium non si percepiscono, perchè finalmente la panchina è lunga (almeno dalla difesa in su) e si può variare. Contro il Wolfsburg, distrutto all’andata da un super Lewandowski, il ritmo è quello dei primi 60′ di Torino, incessante e godibile. I ragazzi di Hecking non sono più quelli dell’anno scorso, ma la difesa funziona bene e Naldo salva tutto sulle folate di Müller – in gran forma – e compagni.
Un primo tempo di grande ritmo e foga, lascia spazio a un secondo di dominio bavarese. Entrano in cattedra i super attaccanti di Guardiola e non ce n’è per nessuno: Coman, autore di una grandissima partita, apre i conti, anche grazie a un posizionamento della difesa avversaria non ottimale. A chiudere i conti ci pensa Lewandowski, al sesto gol in due partite contro il Wolfsburg (l’ultimo a riuscirci Ulf Kirsten col Leverkusen nel 1998). Sono 23 in Bundesliga per il polacco, che allunga su Aubameyang, in campo domani. Il Bayern controlla e soffre il giusto, in 90′ minuti positivi e che permettono a Guardiola di sorridere.
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