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Bayern, Ancelotti: “Coman? Nessuna speranza di rivederlo a Torino”

Il meglio delle “big” si vede a marzo? La teoria di Massimiliano Allegri trova sostegno in chi potrebbe essere un duro avversario lungo il cammino verso Cardiff, Carlo Ancelotti. Questo è solo uno dei tanti temi affrontati dall’allenatore emiliano durante una lunga intervista concessa a Tuttosport:

“Le concause sono tante, ma senz’altro è anche per i tanti impegni delle Nazionali che le grandi squadre in questo momento della stagione non hanno un rendimento massimale. Marzo? Concordo con Max, al cento per cento. Ora non siamo al top noi e non lo è la Juventus, ma non lo sono neppure Barcellona, Real Madrid, Manchester City. Credo che siamo in sette club a lottare per la Champions: noi, la Juventus, il Barcellona, il Real Madrid, l‘Atletico, il Manchester City e il Psg. Programmare è dura, perché quello che conta è arrivare nel periodo determinante senza infortunati e in buona condizione. Di certo, in Champions servono intensità e concentrazione in dosi maggiori rispetto ai vari campionati. Gioco offensivo? Non incide necessariamente. Conta giocare il calcio che si conosce. Il mio è flessibilità, intensità, relazione, disciplina. Sotto questo punto di vista chi incarna queste caratteristiche è Forse Lahm, che è il capitano. Ma qui sono tutti molto seri e puntuali. Sono grandissimi lavoratori, sempre attenti alle direttive. A livello di cultura calcistica ricordano gli inglesi: l’intensità è sempre notevole. Qui non c’è bisogno di scrivere un regolamento di squadra”.

Ancelotti ha a disposizione anche l’ex Juventus Coman. Sono poche le speranze di rivederlo bianconero: “Il suo futuro è ilBayern. Tutti noi contiamo molto su di lui. Non c’è possibilità che ritorni alla Juve. Benatia? Abbiamo soddisfatto il desiderio del ragazzo, che voleva tornare in Italia, dove aveva giocato su ottimi livelli con Roma e Udinese. Sul fatto che Medhi sia bravissimo non ho mai avuto dubbi. La BBC come la difesa del Milan di Sacchi? Sono epoche troppo diverse tra loro. I giocatori di adesso sono differenti da quelli di venti-trenta anni fa. Barzagli, Bonucci e Chiellini sono ottimi giocatori e non a caso le vittorie recenti dei bianconeri si basano su una grande difesa. Ma è tutta la Juventus a essere forte“.

La Juventus questa estate ha “strappato” Higuain alla concorrenza del Bayern: Il prezzo che lo hanno pagato i bianconerici sta: i grandi giocatori costano. E Gonzalo è il miglior centravanti assieme a Suarez e Lewandowski. Il polacco è un giocatore serio. Non il tipo che si mette a fare battute, seppur abbia ottime relazioni all’interno dello spogliatoio. Sta facendo molto bene, segna con una continuità impressionante. E’ determinato. Serie A? Lewandowski è una bandiera del Bayern Monaco, mi sembra difficile. Ma nel calcio mai dire mai su nulla.

Su Dybala: “E’ davvero un attaccante moderno: al talento abbina corsa e dinamismo. Può fare la storia della Juventus per i prossimi dieci anni: Verratti? Certi giochetti gli agenti li fanno apposta per alzare i prezzi. Noi non stiamo ancora programmando il futuro, ci sarà tempo per farlo. Prendere i giocatori da un top club come il Psg è dura, avete visto anche come è andata a finire con Matuidi. E poi la Juve ha Pjanic, quindi non credo che gli serva Verratti. Come caratteristiche sono diversi, però possono ricoprire gli stessi ruoli. Pjanic è stato criticato ingiustamente. E’ difficile inserirsi in un nuovo club, serve tempo. Come giocatore Miralem non si discute. Come Pirlo? Miralem è fortissimo, ma Andrea è unico nel suo genere. Accostarli non è proprio corretto”.

In chiusura d’intervista Ancelotti fa anche un piccolo accenno al Milan e al Torino: “Stanno stupendo entrambe. D’ora in poi sarà più dura per Montella perché al Milan le aspettative sono più alte rispetto al Toro”.

Redazione

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