L’allenatore Giovanni Cornacchini lo aveva detto alla vigilia: “Occhio alla Turris, perché sono davvero una bella squadra”. Non erano le consuete avvisaglie finalizzate a tenere alta la tensione del suo gruppo e la prova del campo lo ha confermato. Il Bari non è andato oltre lo 0-0 contro i campani di Fabiano, frenando il percorso netto di quattro vittorie ottenuto nei primi quattro turni del girone I di Serie D e allontanando il sogno di agganciare il record di cinque successi consecutivi in avvio di stagione che resiste nella bacheca societaria dalla stagione 1953/54.
Un pareggio archiviato tra gli applausi degli oltre 10mila presenti sugli spalti del San Nicola, che reca tra le sue pieghe il balzo di Marfella su un destro a botta sicura dell’attaccante torrese Cunzi, i salvataggi sulla linea di Varchetta e Di Nunzio sulle conclusioni di Bollino prima e Brienza poi, infine una traversa piena centrata su punizione dallo stesso Brienza al minuto 95. “Ho chiuso gli occhi e sperato che non entrasse” ha spiegato a fine partita, ancora emozionato, il presidente della Turris Antonio Colantonio.
Sul campo è il primo punto esterno ottenuto dalla sua squadra, traguardo che non è però stato festeggiato con i propri tifosi al seguito, complice il divieto imposto dal CASMS: “Peccato, così muore il calcio – l’amarezza di Colantonio – siamo certi che sarebbe stata una splendida giornata di sport”. Così, mentre in città sono rientrate le urne di San Vincenzo, attraccate al porto e acclamate da migliaia di fedeli, sul campo la squadra di Fabiano ha portato a casa un risultato “storico, che ci ricorderemo a lungo” conclude il numero 1 del club.
Come un passaggio “fisiologico”, per dirla con le parole del difensore Luca Cacioli, in casa Bari il primo pareggio in Serie D è stato accolto senza drammi. “Ci farà bene – la certezza dell’allenator Cornacchini – ma non sono preoccupato. Mi sono arrabbiato solo per qualche lancio lungo di troppo”. E pazienza se non è arrivata una vittoria da record, che sarebbe stata festeggiata davanti a un ex come Igor Protti, presente in tribuna con il suo abbonamento. “Bari mi ha accolto con un entusiasmo che non mi sarei mai aspettato – le parole dell’ex attaccante biancorosso, oggi club manager del Livorno – e i cori che la curva mi ha tributato durante la partita mi hanno emozionato. Peccato vedere il Bari in questa categoria, ma li aspetto prestissimo dove meritano”.
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