Una partita, 99 minuti, quattro lati di due distinte medaglie. Sono quelli di Bari e Spal, protagoniste di un 2-2 che al San Nicola ha avuto un minimo comune denominatore, presente per tutta la partita: il divertimento. Assicurato dalla qualità e dalla dirompenza degli attacchi, patito dalle difese. E goduto da oltre 18mila spettatori presenti, numeri di tutto rispetto in un caldo sabato pomeriggio di Serie B.
A salire sull’ottovolante per primo è stato il Bari. Guidato da un Walid Cheddira che di fermarsi non vuole proprio saperne: quattro minuti e l’attaccante italo-marocchino ha segnato la sua ottava rete stagionale in sei partite. Voluta e costruita, lanciando Antenucci davanti ad Alfonso e raccogliendo la respinta del palo sul tentativo del numero 7.
E allora quello del 24enne di Loreto è ben più di un semplice magic moment: se due indizi fanno una prova, otto costituiscono una certezza. E avrebbero potuto essere nove, se il palo non avesse respinto un suo destro al 15′ e Cheddira fosse stato più freddo in due occasioni nel secondo tempo.
Ore 14:47. Il San Nicola festeggia il doppio vantaggio della sua squadra ma al centro del campo c’è un uomo che chiede ai suoi compagni di limitarsi ad abbracciarlo. Congela le emozioni, perché ha appena segnato contro una squadra che ha rappresentato 109 volte, segnando 36 reti e portandola in A.
Lui è Mirco Antenucci: il lupo di Roccavivara ha segnato il suo terzo gol in campionato con una rasoiata di destro che Alfonso ha potuto solo osservare. Quel gol chiuderà la prima frazione ma aprirà un nuovo capitolo.
Già, perchè dagli spogliatoi riemergono due squadre diverse. La Spal, cambiata in corso d’opera da Venturato con gli ingressi di Rabbi e Valzania, lascia da parte le sue paure, la sua friabilità in fase difensiva e il campo largo concesso al Bari. La squadra di Mignani invece passa al 4-4-2, perde Maita (problema alla spalla da valutare) e arretra pericolosamente. E i numeri giusti sulla ruota di Ferrara sono 64 e 68: è in quei quattro minuti che nasce il pareggio ospite. Prima La Mantia approfitta di una palla sporca in area e inventa una rovesciata che termina alle spalle di Caprile.
Poi Rabbi combina con La Mantia al limite dell’area, si infila in un’autostrada e con il piattone firma il 2-2. Ritratto di due squadre che in questa fase del suo campionato sono più a loro agio con il pallone tra i piedi che senza.
Alla fine il Bari consolida la sua striscia di imbattibilità – tre vittorie e altrettanti pareggi tra campionato e Coppa in stagione – la sua attitudine al gol, ben 15 in attesa di Scheilder (oggi presente in tribuna) e dell’inserimento di un Salcedo apparso già in forma, e conferma le difficoltà difensive, con 6 reti incassate in campionato.
La Spal invece allunga a tre la serie di partite utili e dimostra capacità di reazione pur in emergenza (cinque gli assenti al San Nicola). Due cantieri aperti che promettono bene. E gli applausi dei 18.103 presenti allo stadio dimostrano che chi segue Bari e Spal lo ha capito.
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