Non ama molto parlare davanti a microfoni e telecamere, ma ha deciso di farlo in occasione della settimana che condurrà a una sfida importante per morale e classifica del Bari come quella in calendario sabato allo stadio “Arechi” di Salerno. Sean Sogliano, ds dei biancorossi, ci ha “messo la faccia -per usare le sue parole- in un momento delicato per il campionato”. Che vede il Bari terzo in classifica proprio alla pari con la Salernitana a quota 19 punti: “Lw squadre che fanno molto bene sono quelle che hanno un ambiente molto unito -è l’appello di Sogliano-che vive di entusiasmo e che nei momenti difficili sostiene la squadra. I tifosi veri sono quelli che vengono allo stadio anche dopo le sconfitte, il loro sostegno è un valore aggiunto a questa società”.
Equilibrio e costanza: questa la ricetta per il direttore sportivo, in un campionato in cui “tutti possono vincere e arrivare ultimi, mai come quest’anno. L’ambiente unito ti fa fare i miracoli”. A chi gli chiede di un Bari ondivago per disparità di rendimento tra casa (18 punti su 21) e trasferta (1 punto su 15), il ds replica che “Difficile dare una risposta esatta. Siamo una squadra che fa calcio, che propone, non una che subisce e agisce in contropiede, sia in casa che fuori. Uno può pensare a un discorso di personalità, ma penso che giocare in casa dia più responsabilità”.
Responsabilità: come quelle sulle spalle di un esordiente in panchina tra i pro come Fabio Grosso, scelto è voluto proprio da Sogliano. “È un patito di calcio, vive di calcio, da cosa penso di lui, ne parliamo spesso. Per me farà molto bene nella sua carriera. È normale che adesso dobbiamo pensare a oggi. Ha un contratto biennale, ma il calcio è volubile. Abbiamo entrambi i piedi per terra, non ha bisogno di fare cinema. Sa quello che vuole e da di avere una grande possibilità qui a Bari. Si impegna ogni giorno per dare un’identità alla squadra”. Contratti, come quello rinnovato da Sogliano poche settimane fa fino al 2020: “Una persona che fa il mio lavoro deve interpretarlo come se dovesse rimanere in un posto per dieci anni, altrimenti non lavorerebbe con lo spirito e la voglia giusti. Ringrazio il presidente, il fatto di aver allungato il contratto è importante, ma anche non facendolo avrei lavorato allo stesso modo. Sono testardo, voglio cercare in tutti i modi di lasciare qualcosa dove vado. L’importante oggi è il presente”. Attualità che fa rima con Salerno: “Sarà una partita molto complicata, contro una squadra che ha i nostri stessi punti, forse più entusiasmo”. In campo due ex che sanno di scommesse vinte, come Improta e Busellato: “Sono due giocatori che stanno facendo un gran campionato, hanno lo spirito giusto, quello che serve a questa squadra: non mollano mai e lottano su ogni palla” spiega Sogliano. Quello che serve al Bari per fare “qualcosa di importante”.
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