“Siamo in un momento delicato, non ci nascondiamo. Dobbiamo ritrovare le forze e compattarci bene per migliorare la classifica poi a fine stagione sarà tempo di processi. Io ci ho sempre la faccia e non mi tirerà mai indietro”. Ciro Polito, direttore sportivo del Bari, rinvia di alcune settimane le valutazioni su una stagione avviata con la volontà di riavviare il motore dopo il ko in finale playoff con il Cagliari e proseguita attraverso due cambi di allenatore e un rendimento altalenante sul campo. Fino ai 34 punti dopo 29 giornate, con un +4 sulla zona playout e una distanza di tre punti, ma anche una mezza dozzina di avversari nel mezzo, dalla quota playoff.
Sabato pomeriggio al San Nicola arriverà la Sampdoria di Andrea Pirlo e il ds ha preso a sorpresa il posto di Iachini in conferenza. “Ci sono io perché domani affrontiamo una partita particolare, importante. – la spiegazione di Polito – il Bari oggi è in difficoltà- Che facciamo, lo abbandoniamo per questo? Secondo me no, il tifoso che vive per questi colori anche se non è felicissimo ora deve aumentare le proprie forze. Un pizzico di sana critica aumenta l’attenzione dei giocatori ma la negatività non aiuta”.
Come “un genitore che ha dato un’educazione a un figlio, che ora va per un’altra strada. Ma non per questo deve abbandonarlo”. Così Bari deve trattare il Bari nel rush finale della stagione, secondo Polito. “È anzi il momento di dare alla squadra maggiore attenzione – insiste – vi posso garantire che non dormo la notte per trovare soluzioni sul mio operato. Per me questo è un Bari forte ma i risultati non sono quelli che ci aspettavamo e non collimano con quello che ho pensato all’inizio. Penso però che la squadra abbia comunque un valore importante. Bastano due-tre partite per invertire la rotta. Posso assicurarvi che i ragazzi lavorano bene, insieme, lottano, corrono: l’allenatore è un martello”.
Messaggi che accompagnano alla partita che precede l’ultima sosta di “un’annata nata sfortunata – la definisce Polito – ma che io ci creda non è in discussione, ho una voglia matta. La mia forza è maggiorata, mi sento in debito con la piazza. Siamo essere umani e non tutte le ciambelle escono con il buco io non mollo una virgola, e cercherà fino all’ultimo di raggiungere gli obiettivi”. L’atteggiamento in campo: “Giocare con il sangue agli occhi – è la ricetta del ds – le ultime tre trasferte sono coincise con tre sconfitte, ma non voglio accontentarmi dell’aggressività mostrata in alcuni frangenti, perché abbiamo fatto zero punti. Domani bisogna fare una partita come quelle di Catanzaro e a Venezia ma portando a casa il risultato”. Spazio anche per un annuncio riguardante Valerio Di Cesare: “Resterà nel Bari anche quando smetterà, c’è un ruolo pronto per lui”
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