“Cheddira? Se ne parla ogni giorno sui media nazionali, è un giocatore del Bari e per quest’anno resterà con noi“. Parola di Ciro Polito, direttore sportivo del club biancorosso che si gode i numeri da record del suo numero 11, capocannoniere del campionato di Serie B, e approfitta della cerimonia di consegna del Premio Csen nel capoluogo pugliese (“Mi inorgoglisce e non a caso partirò domani mattina alle 6 per raggiungere la squadra, ho fatto di tutto per esserci“) per fare chiarezza anche sul futuro dell’attaccante nato 24 anni fa a Loreto, nelle Marche, con doppio passaporto italo-marocchino. “Sta segnando come nessuno in Italia. Ha meritato la chiamata in nazionale e il Marocco è fatto di grandi campioni, questo ci rende orgogliosi“. Parola di chi in Cheddira ha creduto, prendendolo prima in prestito dal Parma dopo l’annata di Mantova e poi riscattandolo dal club emiliano per 150mila euro e il 50% garantito sulla futura rivendita.
Già, perché Cheddira ha esordito da pochi giorni con il Marocco: è successo nelle due amichevoli giocate a Barcellona e Siviglia contro Cile e Paraguay. Il Ct Hoalid Regragui lo aveva fatto seguire in quest’avvio di stagione, che l’attaccante ha vissuto da protagonista con 12 gol e 3 assist in 7 partite tra campionato e Coppa Italia, e lo ha scelto per completare un attacco che vedeva tra i suoi componenti anche Ziyech del Chelsea, Boufal dell’Angers, l’ex Barcellona Munir El Haddadi e El Kaabi dell’Hatayspor. Nessuno da inizio stagione, d’altronde, ha segnato più di Walo – come a Bari è soprannominato – in gare ufficiali nel calcio professionistico.
Una dozzina i gol messi a segno, divisi tra i cinque in Coppa Italia (2 al Padova nel preliminare, 3 al Verona nel primo turno), e i sette di fila segnati in campionato in B tra la seconda e la settima giornata (nell’1-1 col Palermo, nel 3-1 al Perugia in trasferta, nel 2-2 con la Spal in casa, negli 0-1 di Cosenza e Cagliari e infine con la doppietta nel 6-2 al Brescia). Cheddira ha dimostrato di saper segnare in tutti i modi e viaggia al ritmo di un gol ogni 64 minuti. Ma non finisce qui: considerando tre assist, un rigore procurato e un’azione respinta da Montipò del Verona e ribadita in rete da Folorunsho in Coppa, Cheddira ha messo la sua firma su 17 dei 23 gol stagionali del Bari.
Polito estende il suo concetto ad altri singoli. Come “Maita. Per me è un giocatore straordinario, per me potrebbe giocare in tantissimi club di A. Ad ora in tanti stanno dando il massimo per una squadra imbattuta e prima“. Attesa sabato pomeriggio dalla sfida di Venezia, con quasi 1600 tifosi al seguito in Laguna: “Mi aspettavo di essere in vetta dopo poche giornate? No, sarei un bugiardo. Però sapevo di avere un’ottima squadra, dentro di me l’ho sempre pensato – ammette il ds – dove vuole arrivare questo Bari? Speriamo il più in alto possibile. Questa squadra va costruita nel tempo, poi se questo tempo diventa più breve ce la prendiamo. Ora pensiamo al Venezia domani, sarà una partita complessa. Per me esiste solo domani, non esiste un mese. Prima o poi le squadre le sfidi tutte, pensiamo solo al Venezia“.
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