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Bari, panzerotti verso il derby: l’omaggio di una tifosa per Anderson e compagni

La settimana che condurrà il Bari al derby del San Nicola contro il Foggia, in calendario domenica alle 12.30 e assente da quasi 20 anni in serie B, per i biancorossi allenati da Fabio Grosso si è aperta nel segno della tradizione culinaria: ad accogliere il ritorno sul campo di allenamento di Galano e compagni, infatti, ci sono stati, accanto ai tanti tifosi ansiosi di salutare i biancorossi tornati in vetta al campionato a 8 anni dall’ultima volta, anche 3 chili e mezzo di panzerotti. Preparati con amore e passione dalla signora Francesca, tifosa del Bari da “oltre mezzo secolo” precisa con il sorriso la diretta interessata. Che questo pomeriggio ha raggiunto l’antistadio del San Nicola, dove la squadra si stava allenando, e a fine seduta con l’aiuto di suo marito Michele ha estratto dal cofano della propria auto il prezioso dono. “Sono eccezionali, la fine del mondo” racconta la sua dolce metà.

Li preparo ogni anno, è il mio modo di testimoniare il mio amore per il Bari -ci racconta la signora Francesca- sono una tifosa da tanto tempo e mi piace dimostrarlo con questi piccoli gesti”. L’omaggio ha avuto un simpatico prequel: panini propiziatori portati all’antistadio la scorsa settimana, prima della partita contro il Novara. L’esito? Vittoria per 2-1 al “Piola” e tabú trasferta infranto dopo nove mesi di digiuno lontano dalla Puglia. “Avevo detto a Djavan Anderson che avrebbe segnato” sorride Francesca. È così è stato: gol dell’olandese, il primo in Italia, e promessa mantenuta. Panzerotti per tutti. Il mediatore dell’omaggio culinario? Giovanni Loseto, storico capitano e oggi collaboratore tecnico di Grosso. “Per me è un’icona” rivela Francesca. Loseto ricambia: “I tifosi sono la nostra forza”. Ma guai a chiedergli se porteranno bene in vita del derby: no comment e un sorriso per sviare gli interrogativi. “Parleremo dopo la partita di domenica” allenta la tensione Francesca. In caso di vittoria, però, non ci saranno panzerotti per tutti: “Vediamo per il mese prossimo“. Se l’appetito vien mangiando…

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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