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Bari, Molina ha un sogno: “Tornare in A e farlo da protagonista. Voluto con forza da Polito”

Una vita da gitano del pallone: è quella di Salvatore Molina. Partito dal settore giovanile dell’Atalanta, club in cui è tornato nel 2014 giocando anche quattro partite in Serie A, e passato per Foggia, Barletta, Modena, Carpi, Cesena, Perugia, Avellino, Crotone e Monza. Fino al ritorno in Puglia, a Bari.

 

Arrivo maturato negli ultimi istanti del calciomercato invernale, a 10 secondi dalla deadline e con tanto di abbracci tra Ciro Polito, ds biancorosso, e l’entourage del giocatore. A quasi un mese da quell’operazione e dopo quattro spezzoni di gara contro Spal, Cosenza, Cagliari e Brescia (con assist per lo 0-2 di Scheidler), il 31enne di Garbagnate Milanese si è presentato in conferenza stampa. Con le idee chiare: “L’obiettivo è dare qualcosa in più e cercare di rimanere il più in alto possibile per più tempo possibile. Voglio tornare in A e riuscire ad essere protagonista, sin qui sono stato comparsa nella categoria”.

Tre promozioni in valigia, voglia di riscatto all’orizzonte: Bari, le idee chiare di Molina

La voce è quella di chi ha conquistato tre promozioni con Carpi, Crotone e Monza, senza però consacrasi nella massima serie. “A Monza ero ai margini – racconta – il direttore mi ha voluto qui. Sono uno che ha sempre voglia di giocare, star fuori non mi è mai piaciuto quindi ho colto questa opportunità.  L’ansia era tanta, sono un ragazzo che soffre tanto il fatto di stare fuori dal campo. Il rischio di restare altri sei mesi a Monza in scadenza mi faceva male, è un’ipotesi che ho vissuto con ansia e paura”.

 

Tanto da accettare un trasferimento senza prolungamento del contratto:Cerco di meritare il rinnovo sul campoaggiunge. Quasi una risposta alle parole di Polito al suo arrivo nel gruppo allenato da Michele Mignani: “Quest’anno ha fatto meno di 10 presenze, ma voglio rilanciarlo”. In Puglia Molina ha scelto il numero 79, omaggio all’anno di nascita di sua sorella Giovanna, scomparsa nel 2020, e ha ritrovato un amico: “La coppia con Benali si è costruita a Crotone, è un legame che va oltre il campo”.

“Devo fare più gol, il San Nicola mi emoziona”

Versatilità è la parola d’ordine di un centrocampista che conosce benissimo la B (“Un campionato sempre più equilibrato”) e che sa dove può rendere maggiormente: “A Crotone in A ho giocato quasi sempre da mezzala, ovviamente con le mie caratteristiche: interdizione, agonismo e quantità”. Con una pecca: i gol, 14 sin qui in tutta la carriera: “Sono un limite, i numeri parlano chiaro”. Intanto contro il Venezia, match in cui mancherà a centrocampo Maita per squalifica, per Molina potrebbe scattare l’ora di una maglia da titolare: Mi limito a fare il mio lavoro e le scelte le fa l’allenatore. C’è poco tempo per prepararsi, abbiamo iniziato a preparare la partita solo ieri: è una squadra forte, molto fisica, che sa cosa fare in campo e sarà davvero difficile”.

 

Obiettivo, dare continuità alla rincorsa al primo posto e trovare costanza anche al San Nicola, dove sin qui il Bari ha totalizzato 18 dei suoi 43 punti:Il pubblico di Bari è straordinario, l’avevo già visto in passato da avversario e ne ho avuto la conferma contro Cosenza e Cagliari. La spinta del tifo può contare tantissimo soprattutto in questo finale di stagione”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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