“È come se avessi smesso di allenare la settimana scorsa, mi sono sentito un bambino al quale hanno ridato il giocattolo”. Entusiasmo e voglia di dimostrare. Sono le componenti che accompagnano Pasquale Marino alla prima panchina da allenatore del Bari. Appuntamento sabato 21 ottobre alle 14 allo stadio San Nicola contro il Modena. “Sono stato fermo per mia scelta – ricorda l’allenatore di Marsala – ho imparato dagli errori del passato. Ho sbagliato in questo senso. In questo periodo ho ragionato di più e ho declinato tante opportunità che non mi facevano pensare positivo”.
Marino riannoda il filo con la B a 22 mesi dall’ultima volta, risalente ai tempi di Crotone. Lo fa ereditando una squadra che ha totalizzato 10 punti nelle prime nove giornate sotto la guida di Michele Mignani, pareggiando in ben sette occasioni. “Abbiamo cercato di dare continuità – dice raccontando il lavoro di questi giorni – apportando qualche cambiamento senza stravolgere più di tanto un lavoro fatto per mesi. L’obiettivo è raggiungere qualcosa di nuovo con idee diverse, ma senza stravolgimenti. I calciatori devono essere liberi con la testa. Quanto questo Bari è vicino alla mia idea di calcio? Saprò dirlo alle 16 di domani. In allenamento c’è tanta voglia, sono fiducioso, ma bisognerà mettere quell’atteggiamento in partita”.
“Bisogna essere più ragionatori quando si è in possesso e più rapidi quando non si ha il pallone tra i piedi” è il mantra che Marino ripete più volte in conferenza. “C’è un gruppo che vuole migliorarsi, l’atteggiamento di questi giorni è stato positivo. I ragazzi non si arrendono mai, escono dal campo stremati ma contenti”. Non passa inosservato l’incrocio con Paolo Bianco, allenato a Catania e oggi collega-avversario. “Il suo percorso non sta iniziando ora. Ha già fatto la Serie C. Poi ha fatto esperienze con De Zerbi e Allegri. Fa piacere che tanti ragazzi abbiano intrapreso questo lavoro. La concorrenza aumenta. Affrontiamo una squadra che ha fatto bene, anche se nelle ultime cinque gare hanno pareggiato tre volte e perso due. Una squadra che ha idee di gioco e qualità davanti”.
La volontà è quella di riportare i tifosi a riempire il San Nicola dopo un avvio di stagione che ha intiepidito la piazza. “In questo momento c’è da dire poco, bisogna cercare di portare dalla nostra parte. Si vede che sono legati, sanno che non è un buon momento – assicura Marino – il loro apporto è fondamentale. Noi dobbiamo cercare di farli divertire e farli avvicinare come l’anno scorso”. Sul campo il punto di partenza sarà il 4-3-3 anche se “il sistema di gioco è un concetto statico, poi ci si muove. Se gli attaccanti partono larghi, è 4-3-3, se poi stringono è 4-3-2-1. L’atteggiamento deve essere sempre lo stesso, conta quello”. Sms anche per Nasti, tornato in anticipo in Puglia dopo il pugno rifilato al compagno Ruggeri in Under 21: “Non abbiamo quasi avuto bisogno di parlare – spiega Marino – sono errori che si fanno. L’essenziale è che abbia capito di aver sbagliato, sono cose che capitano. I giovani a volte sono istintivi e sono aspetti che si mettono da parte in fretta”.
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