“Se torno indietro con i pensieri ricordo che è stata una stagione eccezionale per la mia squadra. Non eravamo favoriti eppure abbiamo giocato un campionato di vertice arrivando a due punti dal Livorno che vinse il campionato e arrivando alla finale playoff. Il Cosenza arrivò in crescita a quella partita e forse stava meglio di noi, quella partita fu decisa dagli episodi”. Per Michele Mignani, allenatore del Bari, la trasferta di Cosenza rappresenta un ritorno a una ferita aperta da più di quattro anni: 16 giugno 2018, finale playoff di Serie C a Pescara. I calabresi superano il Siena, all’epoca allenato da Mignani, per 3-1 e strappano il pass per la B. Una ferita che l’allenatore dimostra di aver superato alla vigilia del match del San Vito-Gigi Marulla, in calendario sabato 10 settembre alle 14 per la quinta giornata del campionato di Serie B. “Abbiamo dato la possibilità in quel momento di giocare la B al Cosenza – sorride Mignani – ora però conta il presente. Abbiamo bisogno di punti”.
E il presente vede il Bari a quota 6 punti dopo quattro giornate, uno in meno del Cosenza di Davide Dionigi. “Dispiace sempre per i punti persi – ammette in relazione al 2-2 di sabato scorso contro la Spal – perché poi alla fine non te li trovi in classifica. Sono d’accordo con il ds Polito quando dice che a fine campionato si raccoglie quanto seminato. Soprattutto sul primo gol contro la Spal potevamo essere più veloci nella lettura. Il campionato non si ferma mai, abbiamo fatto una buona settimana di lavoro e abbiamo visto quanto fatto nell’ultima partita, lavorando su alcune situazioni. La squadra ha reagito bene”. Di fronte ci sarà una formazione in salute: “Hanno qualità, l’anno scorso si sono salvati alla fine l’anno ora sono ripartiti bene. Sotto certi aspetti so che hanno qualità offensive, hanno giocatori bravi davanti e struttura”.
Spazio anche ai singoli. Dalle soluzioni per la sostituzione dell’infortunato Maita (“Abbiamo tanti giocatori, ognuno con le sue caratteristiche. Mallamo o Benedetti? Credo che domani chi farà la mezzala lo farà con l’atteggiamento giusto e lo spirito giusto”) al rientro di Ricci in difesa (“Giacomo ha fatto un ottimo avvio di campionato ma Mazzotta sabato è stato in campo 90 minuti nonostante non avesse ancora giocato partite ufficiali”) fino al ritorno tra i convocati di Vicari e Ceter: “Escluso Maita, gli altri stanno tutti bene” spiega l’allenatore che non si espone sul possibile esordio di Zuzek. “Nella mia testa non penso che un giocatore cambi il volto di una squadra. Viene da un campionato diverso, aveva una condizione fisica differente ed è molto vicino a stare al pari con gli altri”.
Testa, la stessa che sta giovando a Walid Cheddira nel suo strepitoso avvio di campionato: “La preconvocazine del Marocco? Conosco il ragazzo dall’anno scorso, è intelligente ed equilibrato – sottolinea Mignani – ad oggi non ho la percezione che abbia cambiato una virgola del suo modo di essere. Mettiamolo nelle condizioni di essere tranquillo e non avere aspettative superiori”.
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