L’ultima volta che Michele Mignani e Filippo Inzaghi sono stati nello stesso campionato, giocavano rispettivamente nel Siena e nel Milan. Stagione 2005/06, era Serie A. La stessa categoria a cui oggi possono aspirare, classifica alla mano, alla guida di Bari e Reggina. Avversarie sabato sera al Granillo, in una sfida che opporrà la seconda della classe e chi insegue a tre punti di distanza.
Ma Mignani getta acqua sul fuoco dei facili entusiasmi: “Non può dare nessuna indicazione, siamo alla fine del girone di andata – spiega in conferenza stampa – vorrei sperare che questa classifica possa durare fino alla fine della stagione. Credo che questo sarà un campionato con una classifica cortissima con una quota promozione più bassa e una quota salvezza più alta. Vincere porta entusiasmo ma anche fare anche un punto può essere importante per dare continuità al nostro cammino“. E non manca un ricordo vintage sugli incroci con Inzaghi: “Ho giocato contro di lui quando era a Verona, era un giocatore fortissimo: viveva per il gol ma aiutava anche la squadra. Rivedo in lui lo stesso spirito di far male all’avversario appena ti concede un centimetro. Sarà un piacere incontrarlo“.
Al Granillo ci saranno oltre 1000 tifosi baresi, con un settore Ospiti già sold out. “Sarà una partita particolare e bella per le tifoseria gemellate – sorride Mignani – ma non ha valori diversi rispetto al solito per i tre punti. La Reggina cercherà di vincere la partita, si vede che è una squadra con una mentalità vincente. Gioca in casa e avrà uno stimolo in più contro il Bari“. Di fronte ci saranno i due migliori attacchi della Serie B, con 29 gol a testa. Il Bari ne ha segnati sette nelle due sfide contro Cittadella e Modena. “Credo che la squadra sia sempre la stessa – dice Mignani commentando l’avanzamento di Folorunsho – è solo cambiata la posizione di un giocatore. Questa è una soluzione che ha pagato ma è importante non farsi condizionare dal risultato. È un’idea del momento, vediamo se ci sarà possibilità di ripercorrerla. Sappiamo che anche loro sono pericolosi con i centrocampisti. Dobbiamo metterci grandissima attenzione in fase di non possesso“.
A Reggio Calabria non ci sarà per squalifica Maiello (“Davanti alla difesa ho Maita, Mallamo, Bellomo che può giocarci, sono loro le alternative che ho in mente“) ma Mignani fa leva sulla forza del gruppo: “La cosa più bella di questa squadra è che riesce a restare aggrappata alla partite, è una dote di questi ragazzi. Spero che la parte caratteriale resti sempre più forte“. Realismo e aderenza al momento, anche quando si parla di classifica: “Promozione diretta? Non è un pensiero che possiamo avere ora – aggiunge Mignani – la stagione passa da partite come quella contro la Reggina e poi da quella contro il Genoa“. Non manca un plauso per Caprile, Salcedo e Folorunsho, convocati da Roberto Mancini per il prossimo stage della Nazionale a Coverciano. “Per noi è sicuramente una soddisfazione, il gruppo sta esprimendo i loro valori individuali che aumentano il valore del collettivo – sottolinea l’allenatore – sono giocatori di valore, li abbiamo voluti perché credevamo nelle loro qualità ma sono stati loro a meritarsi la convocazione attraverso le prestazioni e il sacrificio. È bello e siamo felici per questo. Il merito è tutto loro“.
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