I 1797 minuti in campo sin qui gli valgono i galloni di giocatori di movimento più impiegato nella rosa del Bari 2022/23. Mattia Maita allarga lo sguardo, cancella il ko di Palermo e fissa gli obiettivi, di squadra e personali. A partire dalla classifica, che oggi vede i biancorossi di Mignani a -6 dalla promozione diretta, rappresentata da Reggina e Genoa. “Firmerei per il quarto posto, pensare che possiamo andare oltre perché siamo più forti degli altri non è un concetto che mi appartiene – assicura – personalmente credo che la nostra forza fino ad oggi sia stata quella di guardarsi indietro, avendo sempre rispetto degli avversari. Ogni volta che dentro di noi si è fatto largo il pensiero di essere più forti degli altri o di dover correre meno degli altri abbiamo preso schiaffi. Più siamo umili e meglio è per noi”.
Il nastro si riavvolge fino all’1-0 del Barbera. “La partita di Palermo ci dice tanto – ammette Maita – dovevamo raccogliere di sicuro qualcosina in più. Abbiamo preso un gol rocambolesco, ci teniamo quello che di buono abbiamo fatto per più di 80 minuti e ripartiamo da quello”.
Anche a Palermo il Bari ha preso gol negli ultimi 15′: è successo sette volte in stagione sui 20 centri incassati. Per Maita non ci sono casi: “Il gol preso a Frosinone è un episodio. Con il Palermo anche. Non sono azioni in cui ci è mancata attenzione. Sono situazioni di campo strane, così come contro l’Ascoli. Sono degli episodi che ci condannano. Noi dobbiamo pensare solo a quello che di buono facciamo in settimana”.
Sabato al San Nicola arriva il Perugia. Nel match di andata Maita servì un assist vincente nell’1-3 del Curi. “Questa è una B veramente forte, ora affrontiamo il Perugia che è una squadra forte e nonostante questo è penultima – è il monito del numero 4 – in questo campionato non c’è un lato debole e un lato forte della classifica. Occorre fare risultato. Pensiamo a quando abbiamo pareggiato cinque partite di fila”. Ma “le partite contro Perugia, Spal e Cosenza possono dire tanto: possono indirizzare il nostro percorso”.
A 28 anni Maita sta superando con voti alti la prova della prima volta in B. “Ognuno ha ciò che merita – precisa – poi chiaramente fa piacere trovarsi in questo momento in questa zona della classifica. Per me è una soddisfazione personale. Sono contento per Cheddira e Caprile, sono due ragazzi dal futuro sicuramente roseo. Io non vivo per i riflettori, vivo per ottenere i tre punti il sabato”.
Non manca anche un messaggio incrociato a Tutino, attaccante del Palermo che in conferenza stampa lunedì aveva dichiarato di volere la Serie A. “Sta alle altre squadre dichiarare di volere la Serie A come ha fatto il nostro amico questa settimana – sorride Maita – Bari è una piazza che merita la A ma noi pensiamo prima di tutto alla salvezza, manteniamo questo profilo. Poi quello che di bello verrà, ce lo prenderemo”.
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