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Bari, la pagella di Furlan: “Alla mia stagione do un 5, l’anno prossimo sarà quello del riscatto”

“Staccare la spina e proiettarsi già sulla prossima stagione”. La ricetta di Federico Furlan per il Bari che verrà e per la sua annata 2017/2018 è già incisa nei progetti dell’esterno originario di Montebelluna: a due settimane dal termine di una stagione che ha visto il gruppo allenato prima da Roberto Stellone e poi da Stefano Colantuono mancare l’obiettivo minimo, i playoff, è tempo di bilanci e buoni propositi. “Cerchiamo il riscatto, sicuramente quest’anno avremmo potuto fare molto meglio”. La continuità è stata la grande assente: “Mi è mancata a livello personale e ci è mancata come squadra nei risultati – ammette Furlan ai microfoni di gianlucadimarzio.com – anche l’aver cambiato tanto in gennaio non è stato semplice da assorbire. Quando ci sono tanti giocatori nuovi è normale che non si abbia tutto e subito”.

30 presenze nel suo score stagione, tanti alti e bassi e una rete, quella decisiva contro il Frosinone, in una vittoria che a marzo aveva proiettato i biancorossi a pochi passi dalla seconda posizione. “Quella è stata una partita davvero bella, nella quale ho giocato per la prima volta da esterno nel 3-5-2 e sono andato in rete –ricorda Furlan-purtroppo dopo quella partita abbiamo avuto le prime difficoltà, pagate con i risultati degli ultimi due mesi”. Approdato in Puglia dalla Ternana come colpo del mercato estivo, l’esterno classe 1990 ha pagato le pressioni e una squadra che raramente ha trovato l’amalgama: “Il voto che mi do per la stagione è 5, non sono riuscito a esprimermi al meglio e per questo voglio restare per riscattarmi. Cosa cancellerei? La prima parte, mi sarebbe piaciuto arrivare a Bari con una condizione fisica migliore”. In cassa ha un contratto fino al 2019, testimonianza dell’investimento fatto per lui dal club di Strada Torrebella.

Due allenatori non sono bastati per dare una precisa identità di gioco al Bari: “Stellone forse aveva bisogno di più tempo per trasmettere ulteriormente le sue idee alla squadra, poi con Colantuono abbiamo avuto un altro rendimento, con ottime partite come quelle giocate contro Carpi, Cesena e Benevento, fino a Trapani –ripercorre la stagione Furlan- Quella sconfitta ci ha tagliato le gambe: poi abbiamo pagato gli infortuni e la mancanza di una precisa identità, che alla lunga paghi”. Sgombera le voci che volevano frizioni nello spogliatoio, Furlan, e rilancia: “Dopo la sconfitta di Trapani non è successo nulla tra noi –spiega- abbiamo pagato il risvolto mentale di quel 4-0. Quando vedevamo le prime posizioni vicine, siamo incappati in quella sconfitta. A livello mentale non siamo più riusciti a risollevarci”. A pesare è stata “la mancanza di sicurezze nel finale di campionato, l’abbiamo pagata. Poca fame in rosa? Non credo, il problema di quest’anno è stato il calo nel momento più importante della stagione”.

L’anno che verrà vedrà una serie B sempre più competitiva, con le retrocesse Empoli, Pescara e Palermo e il ritorno di piazze blasonate come Venezia, Foggia e Cremonese: “Sono tutte squadre importanti, che hanno voglia di giocare campionati di vertice, non sarà un torneo semplice ma è inutile fasciarsi la testa a giugno”. Lui, veneto, ne è convinto: in Puglia può trovare il trampolino di lancio per la sua carriera: “Bari mette tante pressioni positive e ti offre slanci importanti e questa è stata una risorsa, questa piazza può cambiarti la vita. Vengo da realtà più piccole e non avevo mai giocato in piazze così importanti. Vincere qui per me sarebbe un sogno”. Mentre ha scelto il mare per ricaricare le batterie (“Ma mi sto allenando già intensamente”), saluta con una promessa, il massimo impegno: “Quella del Bari è un maglia da onorare, sempre. Non vogliamo tradire i nostri tifosi”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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